Palermo

Sabato 23 Novembre 2024

Inflazione, a Palermo gli aumenti dei prezzi sfiorano l’11 per cento

A Palermo l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale nel mese di settembre ha fatto registrare una variazione congiunturale pari a +0,2% (+1,4% il mese precedente). Rispetto a settembre 2021 si è registrata una variazione tendenziale pari a +10,8% (il mese precedente si era registrato +10,4%). L’indice dei prezzi al consumo relativo ai beni ha fatto registrare una variazione tendenziale pari a +14,2% (+13,8% il mese precedente); l’indice relativo ai servizi ha fatto registrare una variazione annua pari a +4,8% (+4,5% il mese precedente). “Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2022 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19», afferma la nota dell’ufficio statistiche del Comune. Nel resto d'Italia  l'Istat conferma le stime preliminari dell'inflazione del mese di settembre. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell'8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente). L'inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,1% per l'indice generale e a +3,6% per la componente di fondo. L'Istat ritocca al ribasso le stime preliminari dei prezzi sul beni che compongono il carrello della spesa, limando il dato a +10,9% (nella stima preliminare era 11,1%). "Bisogna risalire ad agosto 1983 (quando fu pari a +11,0%) per trovare una crescita dei prezzi del "carrello della spesa", su base annua, superiore a quella di settembre 2022 (+10,9%)". E' il commento dell'Istat sulle stime definitive di settembre. "L'ulteriore accelerazione dell'inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni alimentari (la cui crescita passa da +10,1% di agosto a +11,4%) sia lavorati (da +10,4% a +11,4%) sia non lavorati (da +9,8% a +11,0%) e a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,6% a +5,7%).

leggi l'articolo completo