Dopo le proteste dei mesi scorsi i rider sono tornati in piazza per dire basta allo sfruttamento delle multinazionali del food delivery. L’assemblea dei fattorini palermitani, organizzata dalla Nidil Cgil Palermo, si è svolta ieri a piazza Castelnuovo, in occasione della Giornata di mobilitazione internazionale per le lavoratrici e i lavoratori delle piattaforme digitali: la richiesta è quella che finalmente venga approvata la direttiva europea che potrebbe regolamentare l’attività di chi svolge un servizio ormai diventato indispensabile e a cui si rivolgono migliaia di cittadini. In città sono presenti oltre 500 rider che operano nelle piattaforme e che lavorano con diverse tipologie contrattuali: «Sono arrivati rider di tutte le piattaforme - ha spiegato Fabio Pace di Nidil Cgil - per chiedere di essere considerati lavoratori subordinati a tutti gli effetti. È tempo che l’Unione Europea si decida a varare una norma che ci tuteli e che vengano firmati contratti colletti sulla scia di quello siglato con Just Eat. Le piattaforme come Glovo, e le altre appartenenti al gruppo Assodelivery (Deliveroo, UberEats, Social Food, ndr), impongono una visuale distorta basata ancora su una falsa autonomia dei rider: un esempio è il caso del mancato pagamento dei primi tre giorni di infortuni non riconosciuti nei contratti di collaborazione». Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Fabio Geraci