E’ il progetto col più grande impatto occupazionale degli ultimi quindici anni in Sicilia: circa 900 posti di lavoro. Sono previsti a Termini Imerese, una delle aree simbolo del declino industriale del Paese e dove adesso una cordata di aziende internazionali e nazionali è pronta a scommettere sul rilancio. Si tratta di un investimento complessivo di oltre 100 milioni di euro per l’area e i capannoni dell’ex Blutec, al momento gestiti dai commissari straordinari. Il gruppo è anche disponibile ad assorbire i lavoratori ex Blutec e dell’indotto attraverso un piano di reskilling del personale interessato, gestito dal colosso nazionale del mercato del lavoro Gi Group. Tra le società coinvolte c’è una multinazionale Ucraina, che a causa della guerra ha deciso di trasferire parte della produzione di alluminio in Europa, optando per Termini Imerese. Per potere presentare l’eventuale manifestazione d’interesse si attende la pubblicazione del bando per la ex Blutec di Termini Imerese da parte dei commissari. A coordinare il progetto industriale è il Polo Meccatronica Valley, che presenta l’iniziativa nel corso dell’evento organizzato per celebrare il primo anniversario della gestione dell’Incubatore di Termini Imerese, avuto in affidamento da Invitalia e dalla Regione siciliana, nel mese di giugno di un anno fa. I dettagli dello studio di fattibilità saranno forniti dagli imprenditori domani, giovedì 23 giugno, nei locali dell’Incubatore a Termini imerese (contrada Tonnarella, zona industriale), dagli imprenditori. Saranno presenti diversi stakeholders istituzionali. A presentare i pitch saranno i dirigenti delle aziende coinvolte: due multinazionali con stabilimenti all’estero, un’azienda leader in Italia nella realizzazione di impianti fotovoltaici EPC di ultima generazione per la produzione di energia green, un gruppo di imprese dell’automotive e della mobilità sostenibile che intende produrre uno scooter elettrico innovativo e auto-sanificante. All’interno dell’area ex Blutec è prevista la realizzazione di una comunità energetica con un impianto fotovoltaico da 10 mwp da parte del Consorzio Systemia Italiapuntozero e Banca agricola popolare di Ragusa, in linea con la transizione ecologica.