“Milleduecento ex sportellisti senza lavoro e iscritti negli elenchi regionali fini a se stessi”. E’ l’ennesima denuncia del S.I.Lav. Sindacato Italiano Lavoratori che ha chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Siciliana per la mancata applicazione delle leggi regionali in materia di Politiche attive del Lavoro.
L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato nel tempo ben tre Leggi per il potenziamento dei Centri e il relativo inserimento lavorativo dei circa 1.200 ex Esperti in Politiche Attive del Lavoro (la Legge n. 8 del 17 maggio 2016 - “Organizzazione dei servizi per il lavoro”, la Legge n. 8 del 9 Maggio 2017 - “: ”Potenziamento Centri per l’impiego” e la legge n. 10 del 10 Luglio 2018, - “Interventi in materia di Centri per l’impiego”), ma ad oggi nessun provvedimento attuativo è stato posto in essere dall’Assessorato Regionale della Famiglia delle Politiche Sociali e del Lavoro.
L'Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, così come previsto dalla normativa vigente, ha istituito l'elenco unico ad esaurimento dei lavoratori provenienti dai servizi formativi di cui all'art. 12 della legge regionale 26 novembre 2000, n. 24 (ex Sportelli Multifunzionali), consentendo agli aventi diritto l’iscrizione a tale elenco, attraverso la presentazione di una specifica istanza corredata dalla documentazione attestante il servizio prestato presso gli Sportelli Multifunzionali (all’interno dei vari CPI della Sicilia) e le qualifiche professionali acquisite nel tempo.
“Circa 1.200 Esperti in Politiche Attive del Lavoro, rimangono tristemente senza lavoro e iscritti all’interno di un elenco regionale fine a se stesso, nonostante in questi anni abbiano partecipato anche a corsi di formazione specialistica nel settore, finanziata con risorse Comunitarie e Regionali. E’ intollerabile – dichiara il Segretario Generale Gaetano Giordano del S.I.Lav. - che in questo particolare momento storico l’inerzia dell’Amministrazione Regionale non consenta l’ampliamento dell’erogazione delle Politiche Attive del Lavoro, attraverso l’utilizzo del personale già formato per svolgere tali indispensabili attività che garantirebbero la “ripartenza”, considerato anche il fatto che le risorse economiche in arrivo garantirebbero ampiamente la copertura finanziaria per l’applicazione delle norme”.
Il Sindacato Italiano Lavoratori, nel caso in cui dovesse perdurare la mancata applicazione delle norme “valuterà l’opportunità di segnalare alla Procura della Repubblica di Palermo, le eventuali fattispecie di reato previste dell’ordinamento giuridico ed alla Procura Regionale della Corte dei Conti per il discendente danno erariale, al fine di garantire la dignità lavorativa degli Esperti in Politiche Attive del Lavoro della Regione Siciliana”.
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