Tratto della Palermo-Agrigento come autostrada, l'Anas: "Nessun danno all'area archeologica"
L’Anas pensa in grande, anche se il progetto è ancora in fase di indagini preliminari, ma non sta svolgendo carotaggi e verifiche non autorizzati nell’area archeologica di Pizzo Cannita a Misilmeri. In ballo c'è il piano per la realizzazione dei primi 14 chilometri e mezzo della nuova Palermo-Agrigento con una doppia carreggiata. Fino a Bolognetta, cioè, si viaggerebbe come nelle autostrade. Un piano complesso, di durata non certo breve ma in cui è già in corso di svolgimento la campagna di indagini geologiche, geognostiche, geofisiche e ambientali. Dopo l'allarme lanciato da amministratori locali e dal deputato nazionale del Pd, Carmelo Miceli, che ha presentato un’interrogazione, l’azienda in una nota esclude possibili danni all’area: «L’Anas agisce nell’ambito della normativa vigente in materia di archeologia preventiva, prevista dall’articolo 25 del codice de- gli appalti. In esito agli approfondimenti di indagine - prosegue la nota - l’Anas ottempererà alle prescrizioni della Soprintendenza, nella procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico già avviata». L’obiettivo - si legge nella nota dell’azienda - è quello di «approfondire la possibilità di realizzare una strada di categoria tipo B, extraurbana con caratteristiche autostradali a carreggiate separate e due corsie per senso di marcia». E si tratterebbe di una «alternativa all'ipotesi originaria, che prevedeva l’ammodernamento in sede esistente con realizzazione di una strada di categoria C1, extraurbana secondaria con un’unica carreggiata a due corsie». Si studia ancora, dunque, in una strada dagli eterni lavori. Tuttavia, se l’operazione riuscisse, cambierebbe decisamente volto il tratto compreso tra la A19, dal nuovo svincolo Ficarazzi-Bagheria alla rotatoria Bolognetta, per una lunghezza complessiva di 14,4 chilometri. C’è però un problema di non poco momento, fatto rilevare nei giorni scorsi da Pitarresi e Miceli: una delle aree interessate dalle opere sarebbe quella archeologica di Pizzo Cannita. Anche il sindaco di Misilmeri, Rosario Rizzolo, si è messo in allarme, assieme alle associazioni ambientaliste, così come scritto dal Giornale di Sicilia nei giorni scorsi. Rizzolo vuol capire se la Sovrintendenza abbia da- to il nulla osta per eseguire i lavori. Intanto, con una nota, torna sul caso il deputato Miceli, il quale da un lato mostra apprezzamento sull'impegno manifestato dall'Anas sul rispetto delle prescrizioni della Sovrintendenza, dall'altro chiede ancora "massima attenzione nei carotaggi che vengono svolti". Miceli ha anche annunciato che a breve farà un sopralluogo nell'area di Pizzo Cannita.