Il Consiglio comunale di Palermo non ha approvato il Piano economico finanziario della Rap con le nuove tariffe come era previsto per legge entro il 31 luglio e così la tassa dei rifiuti non aumenterà. Un sospiro di sollievo per i palermitani che nella bolletta si sarebbero ritrovati aumenti di circa 30 euro ma adesso si rischia che si fermi la raccolta rifiuti. Da una settimana i sindacati hanno detto stop a doppi turni e straordinari proprio in attesa dell'approvazione del Pef che avrebbe dovuto restituire alla Rap 23 milioni, ma adesso l'azienda si troverà senza questi "preziosi" soldi. "Confermo la volontà e l'esigenza di garantire la natura pubblica del servizio rifiuti e stimolarne l'efficienza disponendo delle risorse necessarie - commenta il sindaco Leoluca Orlando -. Ritengo fondamentale evitare destabilizzanti aumenti 'ballerini' della Tari. L'amministrazione comunale, nonostante tutto e nonostante taluni, si impegnerà sempre facendo il possibile per mettere in sicurezza il necessario funzionamento e svolgimento del servizio". L'assessore al Bilancio ed ai rapporti con Rap, Sergio Marino, ha affermato che "purtroppo si è deciso di non decidere. Nonostante un lungo ed acceso dibattito, a fronte delle ripetute considerazioni fornite dal segretario generale, dal ragioniere Generale e dal Collegio dei Revisori circa le refluenze di una mancata decisione sugli atti proposti alla fine ci si trova in una situazione paradossale che certamente non viene incontro alle, pur comprensibili, esigenze della città. Non so se quanto avvenuto sia recuperabile ma da parte nostra faremo quanto è nelle nostre possibilità per evitare un danno irrecuperabile al Comune e, quindi, ai cittadini". "La buona notizia per le famiglie palermitane è che non si registrerà alcun aumento sulle tariffe della Tari, che resteranno quindi invariate rispetto alle quote degli ultimi due anni e questo perché il Consiglio comunale non ha votato la delibera inerente il 2021 entro il 31 luglio, termine ultimo stabilito per legge. Tuttavia sono alquanto preoccupato per la futura stabilità della partecipata Rap perché la sensazione è che dietro a queste 'non' scelte da parte di alcuni gruppi consiliari, specie del centrodestra, ci sia celata una manovra che mira a dar vita a un progetto di privatizzazione della Rap che rappresenterebbe una svendita di fine stagione del servizio pubblico che privilegerebbe solo le società private e i loro profitti a scapito della comunità, lontana, quindi, dalla nostra visione politica e di una gestione pubblica dei rifiuti urbani", ha dichiarato Antonino Randazzo, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Critiche dai consiglieri di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno: "La mancata approvazione delle tariffe TARI per l'anno 2021 entro i termini perentori imposti dalla legge creerà un danno enorme al Comune e comporterà comunque un aumento vertiginoso, nei prossimi due anni, della Tari per i cittadini che per legge devono coprire i costi del servizio. Le delibere proposte si potevano migliorare e rendere più eque, come abbiamo cercato di fare attraverso la presentazione di due emendamenti. Non si potevano invece non trattare, come si è determinato per scelta esclusiva di forze di opposizione che sono ampia maggioranza in Consiglio". "Siamo una forza politica seria che non fugge davanti alle difficoltà", dice Rosario Arcoleo, capogruppo del Pd a Palazzo delle Aquile. "Davanti al rischio concreto del fallimento di Rap e di sicura crisi per la città, legata alla non raccolta dei rifiuti abbiamo proposto con grande senso di responsabilità di suddividere in tre annualità eque l'extra-costo per il trasferimento dei rifiuti in altre discariche, causato da responsabilità del governo regionale, che non ha per tempo provveduto, alle autorizzazioni per la manutenzione della sesta vasca e alla realizzazione della settima. Siamo consapevoli delle grandi criticità nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, chiediamo al sindaco di intervenire fermamente su Rap affinché si garantisca un servizio degno di tal nome. Ai consiglieri di centrodestra e affini che si riempiono la bocca di dichiarazioni di contrarietà alla delibera, ricordo, se lo avessero dimenticato, che sono maggioranza in consiglio (29 su 40 consiglieri), hanno i numeri per proporre soluzioni diverse e approvarle, invece sono fuggiti". All'attacco l'opposizione. La consigliera comunale Marianna Caronia commenta: "Siamo oltre l'indecenza. L'indecenza della città, ridotta ad una immensa discarica. L'indecenza di un assessore al bilancio che cerca di nascondere al Consiglio comunale le informazioni sulla realtà dei fatti e i documenti. L'indecenza di un'azienda che di fatto ricatta la città per ottenere l'aumento della Tari. Di fronte a questa indecenza e al caos causato dalla giunta Orlando, il Consiglio comunale non ha altra scelta che fermare tutto e chiedere che sia fatta chiarezza. Ormai siamo in piena emergenza ed è evidente che l'amministrazione comunale, il sindaco e i suoi assessori non sono in grado di affrontarla. Per questo chiedo al Prefetto di convocare con urgenza un tavolo tecnico e di prendere le redini della situazione, per impedire che si interrompa un servizio essenziale e per far fronte alla sempre più grave emergenza igienico-sanitaria che incombe su Palermo". Duro anche il commento di Igor Gelarda, capogruppo Lega a Palazzo delle Aquile: "Ieri abbiamo assistito all'ennesima farsa da parte dell'Amministrazione, che a sorpresa ha portato in Consiglio comunale una proposta di ulteriore aumento dei costi da 10 milioni per i palermitani, in un piano già fortemente gravato da spese enormi e che rischiava di fare schizzare le tariffe fino a oltre il 20% in più. Occorre certamente dare stabilità e garanzie alla RAP ma non è tollerabile farlo prendendo in giro i palermitani, che sarebbero stati costretti a pagare un aumento della tassa sui rifiuti che in questo momento è un balzello perché il servizio erogato è praticamente nullo. La Lega non può tollerare che si mettano le mani in tasca ai palermitani. Il Sindaco si assuma le proprie responsabilità e si attivi per trovare altrove le somme per coprire i costi della Rap".