Restano forti i timori tra gli operai diretti e dell’indotto ex Fiat di Termini Imerese. Stamane protesta davanti al Comune dei 63 ex lavoratori della Bienne Sud da quattro mesi senza assegno di mobilità. La Naspi è scaduta a luglio e sebbene a ottobre sia stato dato l’ok alla mobilità in deroga, ancora non è arrivato nulla. E mercoledì 24 febbraio è prevista una nuova assemblea dei lavoratori della ex Blutec davanti ai cancelli dello stabilimento. Al centro dell’incontro, le preoccupazioni legate all’imminente scadenza della cassa integrazione, rinnovata fino al 30 giugno, e il futuro degli stabilimenti. Da giorni, infatti, si attendeva il pronunciamento del Mise sul progetto di riconversione industriale presentato dal consorzio Smart City Group, ma la crisi di governo ha congelato il percorso di rilancio che ora appare sempre più in salita. «Noi chiediamo al nuovo ministro Giorgetti un incontro urgentissimo perchè tra pochi mesi scadono gli ammortizzatori e senza un nuovo piano di rilancio non c'è alcun futuro per i 600 operai Blutec e i 300 lavoratori dell’indotto - afferma il segretario della Uilm Palermo Vincenzo Comella - la politica sembra non ricordare più Termini Imerese eppure, quando si parla di crisi industriale non si può fare riferimento solo ad aziende come Whirlpool o ex Ilva: ci siamo anche noi».