Domani al ministero a Roma si svolgerà il vertice decisivo per il futuro della Rinascente a Palermo. Dopo il confronto interlocutorio al Ministero del Lavoro a pochi giorni dalla scadenza del contratto di affitto, il 30 ottobre, dai dipendenti arriva una proposta attraverso una lettera aperta inviata anche al ministero: sono pronti a ridursi gli stipendi per contribuire al pagamento del canone.
Al centro del confronto ci sono Fabbrica Immobiliare (proprietaria dell’immobile di via Roma), i rappresentanti del grande magazzino, amministrazione comunale e sindacati.
Le parti, convocate dai sottosegretari Steni Di Piazza e Francesca Puglisi, finora non hanno raggiunto l'accordo, rinviando la possibile soluzione a domani, quando a Roma si svolgerà la riunione decisiva. Se non ci sarà intesa a fine mese le porte della Rinascente a Palermo chiuderanno.
Nell'ultimo confronto Fabbrica Immobiliare ha rilanciato sul prezzo dell’affitto (1,8 milioni la cifra) e confermato di non avere ancora alcun interlocutore per un eventuale nuovo affitto dell’immobile. Un atteggiamento definito «arrogante» dai sindacati e in particolare dalla Uiltucs Uil e dalla sua segretaria regionale Marianna Flauto.
Adesso i lavoratori avanzano la loro proposta: "Ormai stanchi di assistere ad un inutile e deleterio rimpallo di responsabilità che, di fatto, sta portando alla definitiva perdita del loro posto di lavoro, desiderano dimostrare cosa sia un 'vero' esempio di volontà e determinazione". In una nota si legge: "I lavoratori coinvolti rappresentano la disponibilità a voler sacrificare parte della loro retribuzione, per tutta la durata del contratto di affitto, al fine di concorrere alla riduzione di un terzo del divario che separa il raggiungimento della somma richiesta da Fabbrica Immobiliare".
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