Attesa e apprensione per la decisione dei commissari straordinari di Blutec di pubblicare una manifestazione di interesse per la vendita di tutti i complessi aziendali della società, incluso lo stabilimento di Termini Imerese.
L’obiettivo è valutare le strade possibili per il rilancio delle sei realtà produttive, compreso lo stabilimento ex Fiat siciliano, dal percorso tormentato e dalla sorte perennemente incerta. Le proposte dovranno arrivare entro il 29 maggio.
Nell’avviso si fa riferimento anche a eventuali sei lotti: 'Bu Metallic', attiva nello stampaggio e assemblaggio di componenti metalliche per il settore automotive; 'Bu Lightin', progettazione e fabbricazione di sistemi di illuminazione di particolari in plastica per il settore automotive; 'Bu Chemical', produzione di adesivi e sigillanti per il settore automotive; 'Bu Engineering', progettazione e realizzazione di modelli, prototipi e master; 'Bu Stola do Brasil', produzione di componentistica sita in Belo Horizonte; 'Bu Termini Imerese', trasformazione e riconversione di veicoli, assemblaggio, stampa 3D e lavorazione a freddo di metalli.
Le manifestazioni d’interesse dovranno essere inviate entro e non oltre le 12 del 29 maggio all’indirizzo pec [email protected]. Già da oggi la procedura ha messo a disposizione una virtual data room contenente informazioni relative a Blutec.
Era il 2 maggio 2016 quando dopo cinque anni di buio e cassa integrazione i cancelli di Termini Imerese riaprivano sotto il marchio Blutec con una ventina di ex operai, che rientrava in fabbrica, non per tornare in catena di montaggio ma per progettare al pc e stampare in 3D componenti per auto, dopo un periodo di formazione. Poi le indagini della procura sui fondi pubblici destinati alla riconversione del sito siciliano, il sequestro e lo spettro di una nuova chiusura.
Oggi, alla vigilia della festa del primo maggio, ecco la scelta dei commissari straordinari di Blutec di tentare di restituire un futuro ai complessi aziendali della società, compreso lo stabilimento di Termini Imerese, che da oltre decennio è il simbolo dell’Italia e della Sicilia che non riesce a ripartire.
Afferma la senatrice del M5s, Antonella Campagna, componente della commissione Lavoro del Senato: «Da parte di questo governo c'è la massima attenzione al rilancio del polo industriale termitano. Per questo auspico che la scelta dei commissari di acquisire proposte utili alla rinascita delle sei realtà produttive del gruppo, possa davvero rappresentare la chiave di volta per lo stabilimento di Termini Imerese, un sito mortificato da decenni, che non merita di finire sotto i riflettori una volta l’anno come simbolo dell’Italia che si è fermata e non riesce a ripartire».
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