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Aiuti alimentari: oltre 12.500 domande a Palermo, ma 3 su 10 saranno escluse

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Oltre 12.500 le domande registrate nel primo step, chiuso ieri sera, dal comune di Palermo nella piattaforma per l'accesso alla spesa alimentare, prevista dal decreto del governo Conte che ha stanziato 400 milioni di euro, 5,143 milioni per il capoluogo siciliano.
Da un primo monitoraggio, l'amministrazione stima che circa il 30% delle domande saranno escluse per diverse anomalie; in alcuni casi sono state rilevate registrazioni fatte da componenti di uno stesso nucleo familiare. Ultimate le verifiche, il comune riaprirà le registrazioni.

Intanto la macchina organizzativa procede a ritmi serrati per essere pronta quando da Roma saranno canalizzate le risorse al comune. Due i sistemi al vaglio: la consegna diretta dei pacchi alimentari con la predisposizione di punti di distribuzione, tra 50 e 100 in diverse zone della città; e buoni pasto collegati al codice fiscale del beneficiario che potrà così recarsi nei supermercati convenzionati per fare la spesa.

Per l'accesso al contributo alimentare non è prevista una graduatoria, può accedervi chi non ha fonti di reddito o chi non supera i 600 euro mensili; anche chi percepisce il reddito di cittadinanza ci rientrerebbe purché non superi i 600 euro.
L'importo del pacco spesa dovrebbe variare a seconda del numero dei componenti familiari, partendo da una cifra intorno ai 125 euro per uno/due persone a salire.

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