Da maggio a settembre, a Palermo ristoranti, bar, pizzerie avranno la possibilità di fruire degli spazi esterni fino all’1 di notte e, nei fine settimana, fino alle 2; sarà abolita la fascia oraria dalle 20 all’1 di notte prevista nel centro storico e e nelle borgate marinare; ed ancora, si potrà fare la voltura dell’autorizzazione ai 'dehors' fino alla scadenza. Sono alcune delle modifiche approvate oggi dal Consiglio comunale di Palermo al regolamento del suolo pubblico per attività di ristoro. «Inoltre - spiega il presidente della commissione attività produttive Ottavio Zacco - per mantenere il decoro pubblico abbiamo deciso di eliminare la chiusura laterale dei gazebo con i tendoni fino a terra, prevedendo una parete trasparente o con fioriere ad altezza massima di 1,30 metri. Ed ancora, per quei locali che occupano le aree previste dalla cosiddette zone blu è previsto un ristoro economico all’Amat». «Abbiamo contribuito a dotare la città di uno strumento efficiente ed efficace che finalmente possa normare in modo inequivocabile un settore importante come quello del suolo pubblico - dicono Francesco Scarpinato e Mimmo Russo di Fdi - è la prova di un lavoro di collaborazione che ha visto comunità d’intenti fra quasi tutti i gruppi per dare un impulso importante alle attività produttive in città». Di diverso parere i quattro consiglieri di Sinistra comune (Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno), che pur sottolineando l’importanza del tema, ritengono "inaccettabile una formulazione che, sui tre assi principali della città (via Maqueda, via Roma e corso Vittorio Emanuele) e non solo, consegna gli operatori economici e i residenti a un regime ancora poco chiaro, che creerà contenziosi e discriminazioni. Per questo siamo usciti dall’Aula, continuando a ritenere che alla città servono regole sul commercio chiare e applicabili e non 'regolamenti di conti' fra forze politiche".