Estesi i servizi di car e bike sharing all'Università di Palermo e nei poli decentrati di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. È stato siglata una convenzione per tariffe agevolate nell'ambito di un piano di mobilità sostenibile per gli studenti e per il personale dell’Ateneo.
«Porterà uno snellimento del traffico nell’area del centro storico e stimolerà l’uso condiviso dei mezzi di trasporto», ha detto il rettore Fabrizio Micari che ha firmato una convenzione con l’Amat, l’azienda municipale trasporti, per lo sviluppo del progetto.
Il nuovo sistema l’estensione del servizio «Amigo» e mette, in questa prima fase, a disposizione un budget di 40 mila euro nella previsione di 3200 adesioni, pari a circa il 10 per cento degli studenti delle sedi palermitane. La cifra, ha sottolineato il rettore, potrà essere però incrementata in presenza di un maggior numero di richieste. Palermo è la prima università a promuovere il car sharing e il suo piano rappresenta quindi un modello di riferimento.
Il presidente dell’Amat, Michele Cimino, ha descritto le modalità di funzionamento del sistema, pensato anche per agevolare gli accessi ai luoghi della «movida», e i benefici riconosciuti agli studenti: abbonamento gratuito al servizio, tariffe contenute per le percorrenze.
L’Amat ha annunciato anche il raddoppio dei mezzi e la creazione di nuovi parcheggi nella zona della stazione e all’interno del campus di viale delle Scienze. «Ci aspettiamo una grande adesione» hanno previsto il presidente Cimino e il rettore Micari per il quale l’Università di Palermo si fa "sempre più green".
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