Domani alle 15, a palazzo delle Aquile, a Palermo, le segreterie provinciali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, con una delegazione di lavoratori Almaviva, incontreranno il ministro del Sud, Giuseppe Provenzano, per un confronto in vista del tavolo di crisi che sarà presto aperto al ministero del Lavoro. Sempre domani, in mattinata, i sindacati sono stati convocati da Sicindustria per la vertenza Almaviva. "Esporremo al ministro tutta la drammaticità della condizione occupazionale che travolge i call center - dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso -. In particolare, per scongiurare i licenziamenti ad Almaviva, chiediamo al governo una politica industriale per un settore dei servizi che, con nuovi investimenti, un sistema di formazione continua, l’innovazione tecnologica e regole contrattuali definite potrebbe essere il settore del futuro, con l’offerta di nuova occupazione. Chiediamo qiundi al ministro di farsi carico fin da ora di questi punti fondamentali, perchè Palermo non si può permettere 1600 licenziamenti e perchè oggi con le nuove tecnologie esistono le condizioni per cambiare la struttura di questo lavoro". Per quanto riguarda la convocazione di domani mattina presso la sede di Sicindustria, Rosso aggiunge: "Ci auguriamo che sia scongiurato lo spauracchio dell’apertura della procedura di licenziamento. Così come in estate al tavolo del ministero del Lavoro ho chiesto ufficialmente di fermare i licenziamenti così ora auspichiamo che le scelte del nuovo governo, per fermare la crisi di Almaviva e consolidare il lavoro, siano rivolte verso le innovazioni apportate nel mondo della comunicazione dall’information technology. Le altre condizioni per segnare la svolta nel settore sono - lo ribadiamo - il rispetto dei contratti, lo stop alle delocalizzazioni selvagge, tariffe parametrate ai contratti nazionali di lavoro e la lotta ai call center dei sottoscala, che introducono elementi di dumping molto gravi". "Ad Almaviva - continua Maurizio Rosso - chiediamo un impegno concreto che guardi al futuro attraverso investimenti che portino lavoro pregiato a Palermo, per creare occupazione e sviluppo. Ci aspettiamo un segno forte di discontinuità nella direzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Inoltre, chiediamo alla Regione siciliana di adoperarsi per affrontare tutte le problematiche di un settore che vede in Sicilia circa 20 mila occupati".