L’Amap avvia le attività di recupero dei crediti insoluti e minaccia la sospensione della fornitura idrica al 21 per cento degli utenti aliesi che risultano morosi al 31 dicembre 2018. Dagli archivi informatici della società che gestisce l’erogazione idrica nel Palermitano sono numerosi i cittadini che non hanno provveduto al pagamento delle bollette. Un ammanco per le casse della Spa palermitana che nella sola Alia si attesta a circa 70 mila euro. L’invito è quello di provvedere tempestivamente al pagamento di quanto dovuto per regolarizzare la propria posizione ed evitare di vedersi negato un diritto inalienabile qual è l’acqua. Nei 34 comuni gestiti dall’Amap Spa l’indice di morosità si attesta mediamente intorno al 40-45 per cento. Un dato che preoccupa la società e che potrebbe condizionare, fra l’altro, la realizzazione degli ingenti investimenti programmati. La vicenda aliese però presenta contorni non ben definiti. Sono numerose le proteste dei cittadini che negli ultimi mesi si sono visti recapitare le lettere di avvertimento riguardante l’imminente sospensione idrica, ma non le bollette a cui la diffida fa riferimento. Un disservizio addebitabile all’Amap - secondo i cittadini - che hanno innalzato i toni della protesta recandosi più volte nell’ufficio del sindaco ed intasando lo sportello che la Spa ha attivo ad Alia una volta a settimana. Stanco delle numerose rimostranze, il primo cittadino ha scritto una missiva ai vertici dell’Amap. “In più occasioni sono state inviate segnalazioni sul mancato recapito a domicilio delle bollette – si legge nell’ultima nota inviata da Felice Guglielmo il 21 agosto -. Agli aliesi non può essere addebitato questo disservizio che comporta un aggravio di sanzioni ed interessi di mora del tutto ingiustificati. Per questo in nome e per conto dei cittadini-utenti – prosegue il primo cittadino - si diffida la società dal porre in atto le attività di interruzione dell’erogazione idrica senza prima aver verificato l’effettivo recapito delle fatture”. Pronta la replica dell’Amap. “All’interno delle lettere di diffida recapitate agli utenti morosi sono dettagliate le bollette risultanti scadute e non pagate, nonché le relative modalità di pagamento – si legge in una nota a firma del Dirigente responsabile del servizio commerciale Amap, Michele Carabillò -. Peraltro, ogni utente può ricevere copia della bolletta, per vari ragioni non recapitata, al call center telefonando al numero verde 800915333 e agli sportelli utenti dislocati sul territorio, che ad Alia è aperto ogni martedì dalle 9,30 alle 13,30 e non per sole due ore come lamenta il sindaco nella missiva”.