Chiedono la stabilizzazione attesa da oltre 25 anni i 650 precari dell'Asp di Palermo che domani scenderanno in piazza per protestare. Il corteo, organizzato dal sindacato Fials Palermo, partirà da piazza Croci e si dirigerà verso la sede della prefettura. L'assenza dal lavoro dei 650 provocherà inevitabili disagi negli uffici dell’azienda sanitaria provinciale, tanto che in alcune sedi l'Asp ha già provveduto a comunicare all'utenza nuove disposizioni. A Cefalù, ad esempio, è stato comunicato che “in seguito allo stato di agitazione del personale del Cup saranno assicurate le prestazioni esclusivamente per esenti, bambini, monitoraggio Tao, donne in gravidanza e pazienti con codice di esenzione per patologia”. I 650 precari che protestano sono quasi tutti amministrativi e svolgono attività definite dagli stessi vertici dell’azienda indispensabili. Dunque sono essenziali per soddisfare il fabbisogno di personale dell’azienda: un criterio che rispetta quanto richiesto dalla legge Madia che regola i percorsi di stabilizzazione. “Anche le risorse per pagare questo personale - dichiara Vincenzo Munafò, segretario provinciale della Fials - sono già disponibili e dunque non si sforerebbe il tetto alla spesa. Non si capisce davvero il motivo per cui l’azienda non abbia ancora proceduto alla stabilizzazione mentre altre categorie, come lavoratori regionali, sono stati già assunti o stanno per esserlo”. La protesta proseguirà martedì e mercoledì mattina con manifestazioni davanti alla sede dell’Asp in via Cusmano e all’assessorato alla Sanità. La Fials-Confsal chiede un incontro all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza per promuovere un tavolo negoziale per un cronoprogramma che garantisca entro il dicembre 2020 la totale stabilizzazione di tutti i precari della sanità palermitana.