La protesta di questa mattina da parte degli operai della Sis che si stanno occupando della realizzazione del passante ferroviario di Palermo ha dato i suoi primi frutti. È stato infatti costituito un tavolo di lavoro permanente Regione-sindacati con l'obiettivo di risolvere la vertenza del passante ferroviario, completare l’opera con il raddoppio ferroviario in tempi brevi e salvare i 216 posti di lavoro degli operai della Sis. Domani la Regione dovrebbe incontrare i vertici nazionali di Rfi.
Il tavolo si è insediato oggi presso l’assessorato regionale alle Infrastrutture, dove, da stamani, gli operai della ditta appaltatrice erano riuniti in sit-in. A margine della manifestazione organizzata in concomitanza con lo sciopero dei lavoratori, dalle federazioni degli edili Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil e alla quale, a sostegno della vertenza, hanno partecipato anche Cgil, Cisl, Uil, si è svolto l’incontro fra l’assessore Marco Falcone i segretari confederali Enzo Campo Cgil Palermo, Leonardo La Piana Cisl Palermo Trapani e Gianni Borrelli Uil Palermo, i segretari di categoria Ignazio Baudo Feneal Uil, Paolo D’Anca Filca Cisl e Francesco Piastra Fillea Cgil.
“Con l’apertura del tavolo alla Regione – spiegano Baudo, D’Anca e Piastra –, e con il ruolo di intermediazione che l’assessorato si è assunto l’impegno di svolgere fra Rfi e Sis sulla trattativa che riguarda i costi del passante ferroviario affinché si termini presto l’opera, ci auguriamo che la vertenza possa trovare una soluzione positiva, tanto per i 216 lavoratori che rischiano il licenziamento per l’ennesima procedura avviata dall’azienda, quanto per la collettività perché la scelta di stralciare il 5 per cento dei lavori per terminare l’infrastruttura e avviare un nuovo bando, è un costo che la città non può permettersi. Dopo anni di lavori, Palermo non può restare con il binario unico”.
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