Dopo anni di cassa integrazione, ammortizzatori sociali e progetti di riassunzione tramontati, da 7 mesi non percepiscono più neanche l'indennità di mobilità. È la situazione di grande crisi in cui si trovano i 160 dipendenti dell'ex Keller di Carini e le loro famiglie. Dai sindacati parte l'appello alla Regione per trovare una soluzione. Azienda che si occupava della costruzione di vagoni ferroviari e materiale rotabile, dopo anni di produzione a singhiozzo nel 2014 è stata dichiarata fallita. Da allora, i 160 lavoratori sono stati messi in mobilità, ammortizzatore che però si è interrotto definitivamente a ottobre. Uno spiraglio potrebbe aprirsi, secondo i sindacati, con il nuovo contratto di servizio firmato tra Regione e Ferrovie, che prevede tra le altre cose anche l'arrivo di nuovi treni. Parte così l'appello dei sindacati per chiedere "l'inserimento degli ex Keller". "Per gli ex operai da tempo si prospetta l’ipotesi di realizzare vagoni ferroviari, un accordo del 2015 aveva stabilito il passaggio a Trenitalia e Rfi di 105 lavoratori", spiegano Fim e Fit Cisl. “Da troppi anni i circa 160 dipendenti ex Keller vivono nell’incertezza per via dei tanti progetti sfumati. La Regione si impegni per tutelare questi lavoratori rilanciando il settore del materiale rotabile, finora abbiamo assistito solo ad incontri senza soluzioni certe”. A lanciare l’appello sono Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl Palermo Trapani e Stefano Ventimiglia, rappresentante Fim in Keller degli operai. “Viviamo nell’angoscia di un futuro assolutamente indefinito e incerto – spiega Ventimiglia – partecipiamo a tanti incontri ma ancora non c’è nessun piano di reindustrializzazione e per questo non si possono nemmeno chiedere gli ammortizzatori sociali”. Diversi incontri si terranno nelle prossime settimane, martedì a Roma fra il presidente della Regione Nello Musumeci e il presidente di Trenitalia, mentre il 13 giugno a Palermo arriverà l’amministratore delegato di Rfi. "Siamo pronti a scendere in piazza se non ci saranno risposte, nemmeno dopo questi incontri" spiegano Guercio e Ventimiglia. "La Regione – gli fa eco Mimmo Perrone, segretario Fit Cisl Ferrovie - deve prendere posizioni certe e ferme nei confronti di Trenitalia e Rfi, altrimenti la vertenza non potrà essere risolta. Faccia rispettare l’accordo del 2015 secondo il quale, in particolare, Trenitalia doveva assumere 39 operai, ne ha richiamati solo 24, si proceda intanto con gli altri 15. All'appello per i 160 operai dell'ex Keller si sono aggiunti anche esponenti politici. Tra questi, Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all'Ars, che annuncia di voler portare la questione in Aula. "Abbiamo predisposto un ordine del giorno all'Ars che presenteremo nel corso della seduta di martedì prossimo", fa sapere. "Chiediamo in particolare l'impegno del governo regionale per garantire il rispetto degli accordi con Trenitalia, anche alla luce della firma del recente contratto di servizio. Il Pd farà la propria parte all'Ars per sostenere misure concrete in grado di creare occupazione e lavoro vero". Sulla vicenda interviene anche Simona Vicari, ex sottosegretario alle Infrastrutture: "Intere famiglie ridotte praticamente alla disperazione totale. Si tratta di lavoratori, quelli della ex Keller, che non chiedono assistenzialismo ma soltanto la possibilità di lavorare con dignità e con la professionalità che hanno potuto mostrare bene quando ne hanno avuto occasione. Invito tutti i politici siciliani e le istituzioni ad un impegno forte e responsabile affinché si possa al più presto trovare una soluzione occupazionale".