PALERMO. È l’unica realtà siciliana e una delle poche del Sud Italia a far parte di un volume internazionale sulle eccellenze sartoriali. La sartoria palermitana Crimi è tra le protagoniste de “La sartoria italiana”, libro scritto dalla giornalista giapponese Yoshimi Hasegawa e presentato recentemente in Giappone, edito da Ban Raisha.
Massima conoscitrice della moda classica maschile, è il primo libro dell’autrice sulla manifattura del Belpaese, dopo le pubblicazioni sulla moda inglese. Un viaggio sartoriale da Nord a Sud all’insegna del fatto a mano e della qualità. Il volume è sponsorizzato dal lanificio Vitale Barberis Canonico e le fotografie sono di Luke Carby.
Punto di forza della sartoria Crimi, nata nel 1970 nel cuore del centro storico palermitano, oltre all’eccellenza della manifattura la continuità generazionale. È stato Carmelo a fondare l’azienda, oggi diretta insieme al figlio Mauro, che è diventata, nel giro di poco tempo, un importante punto di riferimento per i cultori di arte ed eleganza sartoriale.
Da quasi mezzo secolo i Crimi si occupano infatti della realizzazione completa dei capi: progettano, tagliano, cuciono secondo le più antiche regole della migliore tradizione sartoriale italiana. Forte l’influenza inglese, interpretata dai Crimi con il tocco italiano caratterizzato da una maggiore morbidezza e fluidità delle linee.
Ma i Crimi non sono nuovi all’Oriente. L’eleganza made in Sicily e il loro artigianato sartoriale sono stati più volte portati all’estero dagli imprenditori palermitani.
Facendosi baluardo di un made in Italy fortemente legato alle migliori tradizioni sartoriali ed alla cura dei dettagli, il laboratorio di via Civiletti è riuscito ad aprirsi una proficua breccia nel difficile mercato asiatico, in particolar modo nipponico.
“La clientela giapponese è composta da compratori molto attenti, esigenti ed estremamente competenti – spiega Mauro Crimi -. Più volte la sartoria ha ospitato clienti che dal Giappone sono giunti appositamente in laboratorio, anima del nostro lavoro, per farsi realizzare un abito su misura. Difficilmente i compratori giapponesi fanno acquisti casuali. Ogni loro acquisto è preceduto da approfondite ricerche. Essendo molto attenti alla qualità dei prodotti, ricercano le migliori boutique nel settore di competenza. Proprio per questo motivo essere scelti da una clientela così estremamente selettiva può senza dubbio essere considerato un grande attestato di qualità del proprio lavoro. Ad essere prediletti sono soprattutto i tessuti più nobili della tradizione inglese ed italiana. Privilegiano uno stile estroso, che giochi con i colori in modo un po’ dandy, mantenendo quell’eleganza e ricercatezza che contraddistingue le creazioni della nostra sartoria”.
Il 40 per cento della clientela dei Crimi, arriva proprio dall’estero per veder realizzati capi su misura. Tra i loro clienti noti imprenditori, personaggi dello spettacolo, banchieri e uomini del mondo finanziario.
Ricerche nell’ambito sartoriale, effettuate da esperti giapponesi, hanno fatto sì che la Sartoria Crimi venisse inserita anche nella nota rivista Men’s Ex, punto di riferimento nel settore moda, in una classifica delle migliori sedici sartorie europee.
“I nostri lavori - continua Crimi - sono stati inoltre menzionati dal quotidiano nazionale giapponese Asahi Shinbun, dalla rivista Begin e da molti blog del settore. Questi importanti attestati di merito hanno costituito indubbiamente il punto di partenza per la scelta della nostra sartoria da parte di molti compratori asiatici”.
Un altro momento di incontro e confronto con il mercato estero è stato al Pitti Immagine Uomo. Lo scorso giugno, nella terrazza dello storico ristorante “La Loggia” di piazzale Michelangelo a Firenze, la sartoria ha organizzato un evento per presentare alcune creazioni di alta moda artigianale ai propri ospiti, giunti per l’occasione dal Giappone, dalla Scozia e dalla Francia.
L’evento ha riscosso molto successo ed ha indubbiamente consolidato i rapporti con il mercato estero. E poi in Cina: a Pechino e Shangai con i “trunk show”, letteralmente “spettacolo del tronco” l'evento organizzato dal gruppo Esquire, che vede protagonista l'eleganza maschile al manichino.
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