PALERMO. Dopo una lunga maratona in aula il Consiglio comunale di Palermo ha approvato le tariffe per il 2018 della tassa sui rifiuti, la Tari. La delibera contiene una riduzione del 4 per cento per le imprese, mentre l'importo resta pressoché invariato per le famiglie. Per il capogruppo di Palermo 2022 a Sala delle Lapidi Antonino Sala. "Il taglio per le imprese è stato possibile grazie alla lotta all'evasione fiscale - continua - che ha permesso di recuperare circa due milioni di euro. Altro elemento importante è la sostanziale revisione dei costi del servizio, grazie agli input dell'amministrazione che ha fissato un obiettivo di efficienza per l'azienda partecipata. Stabilendo l'obiettivo della riduzione del 5% dei costi di gestione, l'amministrazione intende condividere e risolvere i problemi insieme all'azienda. Un'azione necessaria, e spero compresa, per il bene della società". "Un processo virtuoso - sottolinea Sala - per mantenere pubblico il servizio di nettezza urbana di Palermo. Il codice degli appalti, all'articolo 192 sugli affidamenti in house, infatti, stabilisce criteri di congruità economica. Quindi, per continuare il percorso intrapreso nel 2012 dobbiamo dimostrare fin d'ora la convenienza del servizio in vista del 2019. Ritengo che non bisogna essere preoccupati, siamo ancora all'inizio dell'anno". "Possiamo monitorare l'obiettivo fissato - conclude il capogruppo di Palermo 2022 - e, se dovessimo spostarci molto da quell'obiettivo, attivare i dovuti correttivi per non assistere ad un nuovo fallimento". "Esprimiamo soddisfazione per un atto che introduce una piccola riduzione per le tariffe, già più basse di quelle applicate in altri comuni italiani, per le famiglie e per le attività economiche, in particolare per i servizi turistici", affermano i consiglieri di Sinistra Comune Giusto Catania, Marcello Susinno, Katia Orlando e Barbara Evola. "Occorre che Rap investa sempre di più sul riuso e sulla raccolta differenziata al fine di continuare a ridurre il costo del servizio - aggiungono - Dispiace soltanto constatare che una parte della maggioranza non abbia colto l'importanza e il valore sociale di una altra proposta da noi formulata e bocciata: un Odg che commisurava la tassa sui rifiuti all'indicatore della situazione economica equivalente. È stata una occasione persa: calibrare la tassa sui rifiuti al modello Isee avrebbe comportato grandi benefici per le classi sociali svantaggiate".