PALERMO. Firmato l’accordo coi sindacati per salvare 71 lavoratori nell’ambito del passaggio dei negozi Cocoon dalla società Siprof in liquidazione alla società siciliana Vyola profumerie. Lo comunica la Uiltucs Sicilia guidata da Marianna Flauto. Al centro della trattativa c’era l’attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti di profumeria e di cura della persona. In tutto sono 14 i punti vendita interessati, di cui 11 a Palermo e gli altri a Castelvetrano, Sciacca e Bagheria. Con questa acquisizione la Vyola si propone di diventare leader del settore in Sicilia. L’accordo prevede la salvaguardia di tutto il personale pari a 71 unità. I dipendenti che alla data attuale prestano la loro attività presso i punti vendita oggetto della cessione manterranno le stesse condizioni giuridiche, economiche e sociali. “Dopo l’accordo sul personale, la cessione si formalizzerà entro aprile – spiega Flauto - dopo che si concretizzerà il passaggio chiederemo un incontro all’azienda subentrante per avere chiarimenti su come intendono procedere con l’organizzazione del lavoro”. I punti vendita oggetto di cessione si trovano: a Palermo in via Cordova, via Arcoleo, viale Strasburgo, via Barbera, via Maqueda, via Ausonia, via Garzilli, via Stabile, via Parisi, via Notarbartolo e via Da Vinci. A Bagheria in via Dante, a Sciacca in corso Vittorio Emanuele e a Castelvetrano in via Caduti di Nassirya. “Non possiamo che registrare favorevolmente quanto rappresentatoci oggi dalle due Società in procinto di perfezionare l’accordo commerciale – dice Mimma Calabrò Segretario generale Fisascat Cisl Sicilia –. L’avere ricevuto rassicurazioni sul trasferimento dei 71 lavoratori impiegati nelle unità produttive a marchio Cocoon ci fa tirare un sospiro di sollievo. La Fisascat ha trascorso con i lavoratori mesi molto difficili poiché i dipendenti hanno vissuto con ansia e preoccupazione le sorti dell’azienda dopo la messa in liquidazione. Registriamo, inoltre, positivamente quanto illustrato dalla Vyola Srl che, per mezzo dell’acquisizione del ramo, si pone l’obiettivo di sviluppare e consolidare la sua posizione sul mercato ancor più se a essere coinvolto è il mercato siciliano. La nostra regione ha bisogno di imprenditoria sana che pensa ad attuare strategie espansive piuttosto che difensive, solo così si potrà mantenere l’occupazione e cercare di crearne di nuova”. Calabrò poi però tiene a precisare: “Un passo in avanti è stato fatto a tutela dei 71 lavoratori ma nei prossimi incontri ribadiremo la necessità di trovare soluzioni anche per i 27 dipendenti attualmente impiegati in amministrazione e magazzino non oggetto di trasferimento di ramo in modo da poter ottenere la massima occupazione possibile”.