PALERMO. La Giunta comunale di Palermo ha approvato nell’ultima seduta una rimodulazione delle tariffe per l’imposta di soggiorno relativa alle strutture extra-alberghiere, includendo in tale categoria anche le "locazioni brevi" di durata inferiore ai 30 giorni, effettuate da soggetti che non esercitano attività d’impresa. A seguito del nuovo provvedimento, che entrerà in vigore già dal prossimo 1 gennaio, le tariffe per le attività extra-alberghiere sono state uniformate a 1,50 euro per notte, per le prime quattro notti di permanenza. Restano invariate, invece, le tariffe per le strutture alberghiere e per le residenze turistiche alberghiere. La modifica, che semplifica l’applicazione delle tariffe per le strutture extra-alberghiere, renderà possibile la stipula di un accordo con Airbnb, il noto portale di gestione online di affitti brevi da parte di privati, per il quale si sta già lavorando a cura degli uffici dell’amministrazione. Tale accordo, si legge nella delibera di Giunta, in virtù del fatto che sono diverse centinaia le strutture registrate al portale, potrà portare a un incremento del gettito annuo dell’imposta pari a circa 700 mila euro annui. «Si tratta di un provvedimento - afferma il sindaco - frutto di un lungo lavoro di confronto e dialogo con gli operatori del settore e che permetterà, da un lato, di dare maggiore regolamentazione ad un settore, quello turistico, in continua espansione e che genera sempre più economia nella nostra città e, dall’altro, permetterà di aumentare le entrate, trasformando ancora di più i flussi turistici in opportunità di sviluppo, crescita e investimenti per tutta la nostra comunità».