PALERMO. Sempre di meno e sempre più «vecchi». È una fotografia impietosa - in bianco e nero, verrebbe da ironizzare - quella dei dipendenti di Palazzo delle Aquile: circa 6700 lavoratori con contratto a tempo pieno, a cui si aggiungono circa 2600 part-time, gli ex Lsu stabilizzati che svolgono dalle 20 alle 25 ore settimanali.
Un «parco umano» che solo tra il 2011 e il 2015 si è assottigliato di mille unità e che, per l’esatta metà dei suoi componenti, schizza dai 55 anni in su. E così, succede che nell’area tecnica della Riqualificazione urbana e della infrastrutture non c’è neppure un dipendente con laurea triennale né un ingegnere junior, figura che oggi generalmente sostituisce il geometra; che, sempre lì, nessuno è in grado di fare progettazione sfruttando il Bim (Building Information Modelling).
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