PALERMO. La vertenza Almaviva Palermo non si è conclusa. Sessanta lavoratori restano ancora in bilico tra trasferimento a Rende e licenziamento. Pesa molto l’accordo al Mise con i lavoratori Napoli, che hanno accettato la cassa integrazione fino ad aprile.
Da Palermo è partito un tweet bombing agli indirizzi di Orlando, Bellanova e Crocetta e prosegue lo sciopero fino al 10 gennaio. Dalla Slc Cgil arriva un grido d’allarme: “Vogliamo evitare che 60 famiglie passino il Natale dimenticati da tutti”.
Queste persone sono rimaste fuori dal passaggio dalla commessa Enel ad Exprivia. “Per questo – dichiara la Slc Cgil Palermo - sollecitiamo le istituzioni territoriali e nazionali affinché si prendano carico di risolvere la vertenza. Abbiamo chiesto nei giorni scorsi un incontro al Mise, al vice ministro Bellanova, al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e al presidente della Regione Sicilia, Crocetta. E ancora non siamo stati convocati. Non possiamo aspettare oltre: i lavoratori non possono essere tenuti in questa incertezza, tanto più che si è individuato già un percorso per la vertenza di Roma e Napoli. Non capiamo come si possa indugiare ancora sulla vicenda palermitana. I lavoratori palermitani non si arrendono”.
I lavoratori hanno spedito un tweet bombing agli indirizzi di Orlando, Bellanova e Crocetta. #convocazionemisesubito #vertenzaalmavivaexpriviapalermo #trasferimenti=licenziamenti #maiarrendersi
Intanto prosegue lo sciopero iniziato lo scorso 19 dicembre e proclamato per 23 giorni, fino al 10 gennaio. Uno sciopero messo in atto per evitare che vengano licenziati i lavoratori che dovevano essere trasferiti proprio il 19 dicembre. I 60 sono rimasti esclusi dalla selezione da parte di Exprivia, che ha scelto tra le candidature presentate per coprire i 297 posti previsti. Le domande arrivate infatti erano più di 300.
E se i 60 non si recano a Rende, dove già risultano dipendenti, saranno licenziati. A Roma si è svolto l’incontro al Mise si svolto l’incontro con il Vice Ministro Teresa Bellanova le organizzazioni sindacali Cgl, Cisl e Uil e i vertici dell’azienda che hanno affrontato la problematica 2.511 lavoratori di Almaviva Spa delle sedi Roma e Napoli.
“L'accordo è stato firmato dai rappresentanti sindacali non dalle Rsu, che secondo andato dato dai lavoratori non hanno sottoscritto quest'ennesima accordo al ribasso non solo sul costo dei lavoratori ma soprattutto sulla vivibilità e la dignità di una classe "operaia" offesa nell'animo - spiega Saverio Todaro della Uilmcom - Alla fine i lavoratori di Napoli si sono piegati alla Cigs che verrà avviata a fine mese e si concluderà il 7 aprile 2107”.
Intanto al Mise le parti promettono di affrontare nuovamente la vertenza entro il mese di marzo. “Le cose non migliorano marzo e dietro le porte , restano incognite sulle commesse scese a Palermo nell'ultimo mese da Roma come quella di Trenitalia e della Regione Lazio se verranno ridivise tra Palermo e Napoli e resta dubbio.
Per il lavoratori di Palermo restano incerte le sorti dei colleghi che hanno la lettera per Rende - conclude Todaro - E pesa ancora la mannaia prossima della scadenza delle commesse Wind Tim Alitalia Sky che nell'insieme chiedono traguardi sempre più ardui”.
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