PALERMO. Nuovo sit-in di protesta dei lavoratori Almaviva di Palermo davanti alla prefettura contro il trasferimento di 62 dipendenti a Rende. Venti di loro già da oggi dovrebbero lasciare la Sicilia, ma lo sciopero nazionale ha bloccato la procedura. “Chiediamo al prefetto Antonella De Miro, che solleciti il viceministro Bellanova a far in modo che l’accordo, che era stato preso al Mise, venga rispettato – spiega Emiliano Cammarata delle Rsu Almaviva della Slc Cgil -. Exprivia si era impegnata a prendere un totale di 297 lavoratori provenienti dalla commessa Enel: 14 lavoratori full time, 79 part time a sei ore e 204 a quattro ore. Ma da questo accordo sono rimaste fuori 62 persone che saranno costrette a traslocare a Rende. Noi chiediamo che i trasferimenti vengano immediatamente bloccati e che Exprivia mantenga gli accordi promessi”. Oggi è previsto un incontro al ministero a Roma tra Almaviva, Exprivia e i rappresentati di governo e sindacati. Il tema più caldo che verrà dibattuto sarà quello dei 2.511 lavoratori di Roma e Napoli che sono stati licenziati. Ma da Palermo i rappresentanti sindacali premono affinché si discuta in sede ministeriale anche del “trasferimento a Rende dei 62 lavoratori palermitani. Si tratta infatti di una sorta di licenziamento indotto dall’azienda, perché gli operatori sono costretti ad essere sradicati dalla loro terra o a perdere scatti d’anzianità lavorativa”.