PALERMO. Nell'incontro di oggi è emersa la conferma della volontà dell'azienda a procedere con il piano, ma con difficoltà che sono legate ai finanziamenti del progetto per Termini Imerese e ritardi che porteranno, per quest'anno, alla diminuzione del numero di lavoratori che faranno ingresso in fabbrica, dagli annunciati 250 a 120 unità». Ad affermarlo, al termine dell'incontro che si è tenuto a Roma nella sede del Mise sul monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto Blutec per Termini Imerese, sono Ludovico Guercio segretario Fim Cisl Palermo-Trapani, Giovanni Scavuzzo Rsu Fim e Antonello Ambra responsabile Cisl di Termini Imerese. «Difficoltà sulla delibera bancaria per il finanziamento da 8 milioni di euro che fanno parte degli investimenti della Banca del Mezzogiorno, e difficoltà per quanto riguarda l'acconto di 20 milioni - aggiungono - che a seguito della delibera dell'Assemblea regione siciliana avrebbero dovuto essere già nelle casse di Blutec, ma che nei fatti l'azienda non ha ancora ricevuto». Ritardi, in parte legati all'atteso rinnovo del cda di Invitalia, l'advisor del progetto, ancora non avvenuto. «Intanto - spiegano i tre sindacalisti - Blutec ha illustrato altri progetti (enginiring ed allestimenti) da far partire entro l'anno per sopperire a questo slittamento». Entro settembre l'azienda ha annunciato che presenterà la fase 2 del progetto cioè quello dell'auto ibrida ed elettrica. «È necessario a questo punto un confronto con il ministero del Lavoro e la Regione per verificare la compatibilità degli ammortizzatori sociali che dovrebbero essere rinnovati anche per il secondo anno successivo. Già quest'anno il Ministero, che oggi ha approvato la proroga della cig fino a settembre, ha messo in dubbio più volte il rinnovo per via dei ritardi nel progetto». «Fino ad oggi hanno fatto ingresso a Blutec 90 lavoratori - commentano Guercio, Scavuzzo e Ambra - ma adesso vogliamo certezze per gli altri operai». Il prossimo incontro si terrà a fine settembre.