PALERMO. E' stato fissato per oggi alle 13 un nuovo incontro tra azienda e sindacati per provare a salvare lo storico bar Alba e i suoi 50 dipendenti. La proposta è quella di un nuovo soggetto giuridico che assorba il personale garantendo i livelli occupazionali. Continua così la corsa contro il tempo dopo che la grave situazione debitoria della società che gestisce i due bar di piazza Don Bosco e Mondello ha portato all'avvio delle procedure di liquidazione. Durante l’incontro di lunedì, la società ha illustrato alle organizzazioni sindacali la situazione finanziaria e la grave crisi che tra l'altro ha portato all'intimazione dello sfratto esecutivo da parte dei due proprietari degli immobili. Si è però registrata la disponibilità a continuare l'attività di gestione dei due bar attraverso l'intervento di un nuovo soggetto giuridico che ha espresso la volontà di mantenere e garantire tutti i livelli occupazionali presenti facendo tesoro della professionalità acquisita. È stata distribuita ai sindacati una proposta che sarà valutata e portata all'attenzione dei lavoratori durante le assemblee già programmate per domani. Marianna Flauto, alla guida della Uiltucs Sicilia, spiega che “pur rammaricandosi per la grave situazione economica rappresentata, la Uiltucs registra favorevolmente la volontà espressa dal nuovo soggetto giuridico di volere garantire la prosecuzione delle attività nei due storici bar Alba e soprattutto la disponibilità a mantenere tutti i posti di lavoro e quindi le professionalità presenti. Valuteremo nei prossimi giorni la proposta formulata dalla società che condivideremo con tutti i lavoratori in sede di assemblea”. Appena due giorni fa la crisi del commercio ha fatto anche un'altra vittima a Palermo. Stefanel ha annunciato infatti la chiusura del punto vendita di via Ruggero Settimo, comunicando ai sindacati il licenziamento dei cinque dipendenti. La società ha spiegato che i motivi sono legati alla crisi e al pesante calo di fatturato che negli ultimi tre anni si è aggravato. Nel 2009 l'azienda ha fatto ricorso a riduzione del personale, con contratti di solidarietà e cassa integrazione, proseguendo con gli ammortizzatori sociali fino al 2015. Adesso la società ha avviato un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura dei punti vendita locali in negativo. A Palermo la cessazione delle attività è annunciata per il 23 giugno.