PALERMO. Fincantieri stigmatizza il comportamento della Fiom di Palermo, che ieri ha indetto un assemblea-sciopero per dire no alla cig a zero ore per 13 settimane per 165 addetti su 450 del Cantiere navale di Palermo a partire dal 9 novembre. "Ancora una volta - scrive Fincantieri in una nota - dobbiamo condannare il comportamento della Fiom che, nello stabilimento Fincantieri di Palermo, non perde occasione per strumentalizzare e distorcere i fatti in maniera irresponsabile. "Non c'è alcuna ipotesi di depotenziamento del cantiere è mai stata avanzata dall'azienda - sottolinea il gruppo - che in occasione della visita al sito siciliano del ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio in presenza dell'Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, ha avuto modo di ribadire l'importanza strategica del Cantiere navale di Palermo nonostante le gravi limitazioni infrastrutturali". "La Fiom - prosegue Fincantieri - nelle scorse settimane si è rifiutata di sottoscrivere l'impegno congiunto, richiesto dall'armatore "Allseas" affinché i lavori di una commessa potessero concludersi nel rispetto dei tempi senza incorrere in ritardi dovuti a contestazioni sindacali. Il documento è stato firmato da tutte le componenti sindacali e dal 93% dei lavoratori dello stabilimento ad eccezione della Fiom, che non considera il lavoro una priorità perché troppo impegnata nell'attività sindacale quotidiana". "L'assemblea non retribuita, proclamata ieri dalla Fiom - aggiunge Fincantieri - ha visto la partecipazione di un numero estremamente esiguo di dipendenti, 69 su 450 dipendenti, evidente segnale di un sindacato sempre meno credibile e sempre più autoreferenziale".