PALERMO. Il gps non mente: i luoghi più visitati dai crocieristi, che sono sempre più numerosi, sono i gioielli sull'asse che dal Politeama tocca il Massimo, la Cattedrale e Palazzo dei Nomanni detiene il primato. Ma «scoppiano» di salute e presenze anche Ballarò e le catacombe dei Cappuccini. Lo dice una ricerca - in riferimento all' estate 2014, quindi precedente alla «benedizione» del percorso Unesco e pubblicata sulla rivista «Tourism Management» - che ha scelto la città come polso del turismo «attracca e fuggi». Lo studio è stato condotto dai ricercatori palermitani dell' Università Stefano De Cantis e Mauro Ferrante insieme con i colleghi Alon Kahani dell' Ateneo di Gerusalemme e Noam Shoval della statu nitense Pittsburgh University. Strumenti «a tenaglia», questionari e la fornitura di apparecchi satellitari per monitorare visite e spostamenti. Presupposto scientifico, l' avanzata di Palermo nelle scelte dei turisti, tanto da rivaleggiare, e a farsi preferire in termini statistici, alle mete che fino al 2013 erano in assoluto le «regine» mediterranee: Venezia, Barcellona e Dubrovnik in Croazia. La città, inoltre è ritenuta più «sicura» di Nordafrica e anche Grecia. Fra i luoghi battuti maggiormente - e utilizzando nel 90% dei casi mezzi pubblici o tour presi «al volo», per esempio sugli autobus a due piani - anche piazza Pretoria, piazza Marina e, praticamente immancabili, le catacombe dei Cappuccini e Monreale. «Successone» per il mercato di Ballarò, secondo assoluto, dietro solo a Palazzo dei Normanni. I turisti delle crociere scelgono luoghi determinati «cliccati» prevalentemente su Internet: il 16% consegna alla «scatola nera» gps spostamenti superiori ai 3,5 chilometri dal porto, mentre l' 83% compie tragitti inferiori. Proiettando i dati a oggi, si scopre che ad aprile 2015 sono stati 120.000 i pernottamenti alberghieri e sono attraccati al porto 40.000 crocieristi, un terzo delle presenze complessive. «L' exploit - commenta il sindaco Orlando - è legato a una strategia di collaborazione con gli operatori (con l'Authority per il turismo), all' inserimento nel patrimonio Unesco, alla rinascita delle aree pedonali.