PALERMO. Da tre mesi sono senza stipendio i lavoratori dell'Ato Palermo 1, la società in liquidazione che gestisce il sistema di raccolta dei rifiuti in dodici comuni del palermitano da Balestrate a Isola delle Femmine, mentre i cumuli di spazzatura giacciono sulle strade. Nell'Isola sono oltre 3 mila i dipendenti dei 27 Ato rifiuti siciliani, che una legge di riforma varata cinque anni fa dall'Ars, quando a governare la Sicilia era Raffaele Lombardo, avrebbe dovuto cancellare per lasciare spazio alle nuove Srr, entro dicembre 2012. Ma la riforma non è mai decollata. Così la Regione, con ordinanze ad hoc, ha prorogato di volta in volta l'operatività degli Ato rifiuti. L'ultima, in ordine di tempo, risale a poco meno di un mese fa e scade il 14 luglio. Il governo di Rosario Crocetta è al lavoro per individuare una soluzione, più o meno definitiva, che consenta alle Srr di entrare in funzione da subito, voltando così definitivamente pagina. Ma intanto la situazione dei lavoratori si fa sempre più drammatica. Piero Caruso Corrado è uno dei circa 300 dipendenti dell'Ato Palermo 1. «Non abbiamo idea - dice l'operaio, che ha sei figli e vive a Cinisi - di cosa accadrà dopo il 14 luglio. Nessuno sa dirci nulla, per andare avanti ho dovuto chiedere un prestito per tamponare la situazione, da aprile non ricevo lo stipendio». La Regione poco meno di un mese fa per uscire dallo situazione di stallo ha inviato in circa un ottantina di comuni dei commissari ad acta con il compito di avviare una ricognizione delle somme e pagare gli stipendi arretrati ai lavoratori. E per capire cosa succederà da metà luglio, ieri, i sindacati hanno incontrato l'assessore regionale all'Energia, Vania Contrafatto. «Ai sindacati ho spiegato che stiamo definendo una nuova ordinanza, che dovrà emanare il presidente della Regione - assicura Contrafatto - i cui contenuti sono stati già discussi con il ministero dell'Ambiente. Il provvedimento dovrebbe consentire di normalizzare la situazione senza disagi per i cittadini e traumi per i lavoratori». L'idea, in buona sostanza, sarebbe quella di individuare un 'supercommissariò col compito di far entrare fin da subito le nuove Srr in funzione. Il provvedimento, poi, dovrebbe anche contenere alcune indicazioni sulle discariche. Intanto, i sindacati, che hanno già proclamato lo stato di agitazione del personale, sono pronti ad alzare il tiro. «Se entro il 14 luglio non arriveranno risposte - avverte il segretario regionale della Fp Cgil, Michele Palazzotto - , siamopronti a proseguire la protesta».