PALERMO. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e l'assessore regionale al Lavoro Bruno Caruso, insieme ai dirigenti di settore, hanno incontrato oggi una rappresentanza sindacale degli ex Pip che avevano dato luogo ad una manifestazione davanti la Presidenza. Nel corso dell'incontro il presidente e l'assessore hanno ascoltato le problematiche esposte, tra cui quelle relative a ferie e malattie. Nel giro di alcuni giorni verrà risolta la questione dei lavoratori aventi diritto, non di quelli esclusi, di collocazione al lavoro verso enti e dipartimenti della Regione. A tal proposito il presidente ha già avuto disponibilità dalla provincia e dai dipartimenti regionali. Per tutte le altre questioni, compresa la vicenda del trattamento delle lavoratrici in caso di maternità, si è aperto un tavolo con il sindacato che comincerà la prossima settimana. «L'aspetto positivo - ha detto il presidente - è quello della riapertura della discussione, che consente di affrontare e risolvere i problemi». "Abbiamo incontrato Crocetta assieme alla dirigente Corsello e all’assessore Caruso - spiega Marianna Flauto della Uiltucs - . Abbiamo chiesto al presidente di conoscere i tempi di pagamento degli importi arretrati e di potere affrontare le questioni riguardanti il riconoscimento anche a questo bacino dei permessi di cui già godevano riguardo alla 104, agli eventi luttuosi e alla maternità, oltre al problema delle ferie e della malattia già parzialmente chiarite. La nostra posizione è che pur riconoscendo che i lavoratori allo stato attuale non hanno un rapporto di lavoro subordinato, riteniamo che tali materie dovranno essere affrontate attraverso un regolamento concordato con le organizzazioni sindacali come del resto fatto in altre simili situazioni. Riteniamo che pur non essendo assimilabili a lavoratori subordinati - prosegue Flauto - non si può certo non riconoscere che prestano comunque delle importanti attività nella pubblica amministrazione dell’Isola. Riteniamo sia importante fare emergere questo dato perché spesso e volentieri questi lavoratori nell’immaginario collettivo sono stati considerati dei “semplici sussidiati” che beneficiano di un trattamento economico senza alcun contributo fattivo. In realtà sono tutti impiegati in servizi importanti in ospedali, assessorati, scuole e tribunali e svolgono tutte attività in termini esclusivi. Per quanto riguarda il bacino dei 600 lavoratori che non hanno trovato servizio pur essendo previsto dalla normativa - conclude Flauto - il presidente Crocetta si è impegnato a trovare una collocazione. Caruso e Crocetta hanno ribadito che stanno individuando gli enti dove inserirli. Crocetta si è quindi impegnato a riconvocare le organizzazioni sindacali non appena avrà chiaro il quadro definitivo dei siti dove impiegare i lavoratori residui. Per quanto riguarda i permessi al prossimo incontro ci comunicherà la soluzione trovata. In ogni caso riteniamo, nonostante l’apprezzabile impegno del presidente Crocetta, che prima della scadenza dei tre anni vadano ricercate le condizioni per poter ricollocare questi lavoratori, rimanendo scettici riguardo il piano previsto attraverso la “dote lavoro”, modalità che fino ad oggi non ha funzionato neanche con le imprese private". "Negli enti ospitanti dove i lavoratori prestano servizio - afferma Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia - era stata inviata una circolare che, nell'applicazione della sua declinazione, ha ingenerato confusione poichè sembrava decretare il fatto che gli stessi non potevano più godere di alcuni istituti riconosciuti dal CCNL di riferimento, quali la malattia, le ferie, la maternità e l'utilizzo della legge 104. Abbiamo registrato positivamente la disponibilità del Governo Regionale a superare le criticità contenute nella circolare che penalizzerebbero centinaia di lavoratori che, quotidianamente, svolgono il lavori utili per la collettività. Il Presidente si è impegnato a riconvocare per la prossima settimana un tavolo tecnico nel corso del quale verranno affrontate anche le posizioni che hanno escluso dal bacino circa 250 persone".