PALERMO. Il Tribunale di Palermo, sezione Lavoro, riconosce il diritto di 15 dipendenti, difesi anche dall'avvocato Francesco Domeniconi, assunti nel 2004 con contratti a progetto presso la Spo srl (società collegata alla Gesip e in liquidazione dal 2010), ad un rapporto a tempo indeterminato con la stessa società con decorrenza dal 2005, ordinando la ricostituzione del rapporto di lavoro tra le parti. La decisione si fonda sull'applicazione del decreto legislativo 276/2003, e altresì della “Legge Fornero” (l. 92/2012), che sancisce il diritto dei lavoratori alla conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato nel caso in cui i principi relativi ai rapporti a termine siano violati.
In particolare i ricorrenti erano stati assunti con contratti a termine, se non che, nella realtà, i progetti erano sostanzialmente insussistenti e di fatto i lavoratori mantenevano un rapporto di lavoro subordinato e continuativo, maturando quindi il diritto alla conversione del contratto.
Alla luce di questa decisione i lavoratori hanno incontrato la conferenza dei capigruppo chiedendo al Consiglio comunale di adottare tutte le iniziative di competenza per dare concreta attuazione alla sentenza, garantendo così i posti di lavoro riconosciuti con un atto giudiziario anche attraverso i procedimenti seguiti per i lavoratori della Gesip spa e della Gesip servizi.
«Ritengo che l'Amministrazione, in primo luogo, abbia l'obbligo di rispettare le sentenze (tra l'altro sembrerebbe che questa sia passata in giudicato) e che, assicurando la parità di trattamento dei lavoratori, debba adottare tutti gli opportuni provvedimenti, attuativi di un ordine del giudice, affinché vengano ripristinate le condizioni di legalità tutelando il diritto al lavoro fino ad oggi negato ai ricorrenti - afferma Nadia Spallitta, vicepresidente vicario del Consiglio comunale -. La sentenza, infatti, ha effetto retroattivo ed è come se i lavoratori, in questi anni, fossero stati in servizio con contratti validi e regolari. Perciò appare corretto ritenere che il percorso giuridico seguito per altri lavoratori, come quelli della Gesip, debba essere garantito anche a questi lavoratori della Spo srl».