PALERMO. "Il porto di Palermo è dotato dei piani di security degli impianti portuali e delle aree comuni, debitamente approvati dalla Prefettura. Quest'anno, inoltre, è stato approvato il 'Piano Cristoforo Colombo' che, pianificando le misure di reazione ed eventuali atti terroristici, prevede un dispositivo di sicurezza portuale che può essere impiegato anche in relazione ad azioni preventive". Lo dice l'Autorità portuale di Palermo in relazione alla nota diffusa da alcune sigle che fanno capo al personale operante presso gli Uffici dell'Agenzia delle Dogane e contenenti richieste "paradossali - prosegue l'Autorità - come l'eventuale sospensione dei collegamenti con Tunisi". "Il porto di Palermo - dice il presidente dell'autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella - è in regola con gli standard internazionali di security e le strutture in atto esistenti sono in corso di potenziamento. L'autorità portuale ha già disposto l'acquisto di due moduli abitativi prefabbricati, in cui potranno essere effettuati, con rispetto della privacy, i controlli doganali ed eventualmente di polizia, dei passeggeri in sbarco-imbarco da e per Tunisi. Tali moduli verranno allocati in prossimità degli approdi delle navi Grandi Navi Veloci e Grimaldi Group che espletano, rispettivamente, una e due corse settimanali per Tunisi, e saranno dotati di metal detector e scanner per il controllo dei passeggeri e dei bagagli a mano". "Gli strumenti - conclude - saranno messi a disposizione dall'autorità portuale che sta esaminando inoltre la possibilità di realizzare una copertura per rendere ancora più confortevoli i controlli degli addetti della dogana, della pubblica sicurezza e della guardia di finanza, all'interno dell'area extra schengen dove vengono effettuati i controlli e il check-in dei passeggeri in partenza per la Tunisia".