CEFALU'. Il Comune di Cefalù ha dichiarato il dissesto finanziario. Dopo una lunga discussione, che si è protratta per tre sedute, il consiglio comunale ha votato (14 a favore e 4 astenuti) una decisione inevitabile. Nell'ultima ricognizione contabile sono stati accertati debiti per oltre 12 milioni e 790 mila euro. Sono il frutto di operazioni giudicate irregolari sia dalla relazione del collegio dei revisori sia dalla Corte dei conti. Le gestioni che avrebbero provocato le condizioni del dissesto sono quelle del periodo compreso tra il 1999 e il 2012.
Tra le irregolarità emerse anche fittizi avanzi di bilancio per quasi 4 milioni: servivano a giustificare spese prive di copertura. La Procura della Corte dei conti ha aperto un'indagine sulle responsabilità. L'attuale amministrazione, guidata dal sindaco Rosario Lapunzina, ha cercato di fermare la spirale dell'indebitamento con un piano pluriennale di riequilibrio che era stato approvato dalla Corte dei conti. Alcuni tra i maggiori creditori hanno prima dato il consenso alla rateizzazione e poi l'hanno ritirato. Il consiglio ha quindi preso atto che non c'erano le condizioni per evitare il dissesto.
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