PALERMO. Al via il primo ciclo delle Sessioni di formazione civica e di informazione curato dall’associazione Incontrosenso nell’ambito del progetto FEI “I Saperi per l’Inclusione”, promosso dalla Scuola di Lingua Italiana per Stranieri (Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo) in collaborazione con i partner Pellegrino della terra Onlus, Incontrosenso, Casa di tutte le genti e Kappaelle Comunicazione & Eventi e cofinanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini dei paesi terzi (Annualità 2013 – Azione 1).
Il percorso, rivolto a donne migranti di diverse nazionalità, spesso giunte in Italia di recente per motivi di ricongiungimento familiare e con figli a seguito, prevede una serie di incontri durante i quali si affrontano tematiche come i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione Italiana, i Servizi sociali, la salute, il lavoro e l’istruzione.
Una donna o madre straniera, appena arrivata nel nostro paese, è opportuno che acquisisca al più presto alcune informazioni essenziali, come ad esempio l’obbligo di iscrivere e di far frequentare la scuola ai propri figli e l’opportunità di sottoporsi gratuitamente ad accertamenti clinici come la mammografia.
«Anche se la Sessione di educazione civica è appena cominciata – afferma Manuela Pagano, docente esperta dell’associazione Incontrosenso – la risposta delle donne che hanno aderito al progetto è molto positiva perché hanno mostrato subito interesse, curiosità e motivazione nei confronti delle tematiche affrontate. Obiettivo degli incontri è quello di offrire a queste donne alcuni strumenti per comprendere come si vive in Italia, il ruolo delle istituzioni, le attività e i servizi a sostegno dei migranti, soprattutto nel territorio di riferimento».
Per questo alle sessioni si affiancheranno una serie di incontri con rappresentanti degli enti pubblici (Asp, servizi sociali, esperti su tematiche del lavoro). Già in programma per il prossimo 12 febbraio l’incontro con Ornella Dino, responsabile Unità Operativa Promozione Salute Immigrati ASP 6 di Palermo.