PALERMO. Ci sono sul piatto poco più di 150 mila euro per stipulare con architetti, ingegneri o «professioni equipollenti» dieci contratti « a cottimo» per il censimento degli immobili individuati nel Piano regolatore generale come «netto storico».
L’avviso «pubblico esplorativo per manifestazione di interesse nell’affidamento del servizio» è stato pubblicato sull’albo pretorio nell’area della pianificazione del territorio e ha già innescato la polemica delle opposizioni che parlano di spreco di denaro pubblico.
«Sono sicuro - dice Giulio Tantillo, di Forza Italia - che si sarebbe potuto trovare all’interno degli uffici il numero di professionisti adeguato a potere affrontare anche questo servizio».
Il provvedimento dell’amministrazione fa riferimento alle direttive generali per la redazione del Prg nelle quali «è prioritario quello della valorizzazione del cosiddetto “capitale storico-culturale” che si compone oltre che di edifici e testimonianze storico-monumentali, anche degli immobili individuati come “netto storico”». E dunque, servono professionisti che nell’area di 26 ettari della città individuata dagli uffici, macchina fotografica a tracolla e taccuino in mano effettuino la «schedatura accertante le condizioni di uso al piano terra, i valori ambientali, architettonici e monumentali, la consistenza volumetrica, numero dei piani utili, superfetazioni, condizioni statiche, condizioni di occupazione». Insomma, una mappatura completa dell’immobile che si prende in considerazione.
LA VERSIONE INTEGRALE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia