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Fallimento società, caos in 17 Comuni del Palermitano: 270 operai a rischio

ALTOFONTE. Dopo il fallimento dell'Ato Palermo 2 è caos in 17 Comuni. La raccolta dei rifiuti sta subendo disagi ad Altofonte, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Camporeale, Contessa Entellina, Campofiorito, Corleone, Monreale, Chiusa Sclafani, Giuliana, Palazzo Adriano, Piana degli Albanesi, Prizzi, Roccamena, San Giuseppe Jato, San Cipirello e Santa Cristina Gela. Ieri, in particolare, i lavoratori ecologici in servizio fra San Giuseppe Jato, San Cipirello e Camporeale hanno incrociato le braccia. «Siamo dispiaciuti per i disagi arrecati ai nostri concittadini ma non abbiamo colpe», spiegano gli operai in sciopero (nella foto). Sono in tutto 270 a rischio licenziamento. «La situazione è letteralmente precipitata - fanno sapere in una nota i sindaci - perché i lavoratori non garantiranno più il servizio con ovvie conseguenze di carattere igienico». Gli operai, dal canto loro, chiedono «una presa di coraggio da parte della politica». A spiegare l'impasse è Davide Licari, sindaco di San Giuseppe Jato: «L'assessorato e la Regione ci hanno abbandonati. I Comuni aspettano la nomina di un commissario straordinario. In assenza di ciò, e con gli operai in sciopero, saremo costretti ad utilizzare l'ordinanza 191 che ci consente di affidarci a ditte esterne per la raccolta dei rifiuti». Ieri sera è stato nominato il commissario Giuseppe Taverna che avrà il compito di traghettare il servizio e la collocazione del personale verso la nuova Srr «Palermo Provincia Ovest» e all'interno della decina di Aro sorte nei vari Comuni che si sono consorziati. In questo modo lo sciopero dei sindacati dovrebbe rientrare. «Con una rapida approvazione dell'Aro - fa notare Licari - si aprirebbe per i nostri territori una nuova epoca nel settore della racconta dei rifiuti».

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