PALERMO. Via libera al piano di rientro che prevede il pagamento in cinque tranche degli stipendi arretrati e della tredicesima ai 376 operatori del call center 4U. L'accordo è stato siglato ieri dai sindacati Cgil, Uil e Ugl e l'azienda, al culmine di una giornata di sciopero e di protesta, dopo quattro ore di trattativa al tavolo di concertazione organizzato dall'assessore alle Attività produttive Giovanna Marano. A smarcarsi è stata la sola Fistel Cisl, che ha ritenuto l'accordo «peggiorativo - dicono Francesco Assisi e Roberto Giannotta della Fistel - rispetto alla bozza precedente, che prevedeva invece il pagamento degli arretrati in due scadenze». In sostanza, entro il 30 gennaio i dipendenti riceveranno l'intero stipendio di novembre, che era stato pagato solo al 37 per cento. Il 5 febbraio sarà pagata la tredicesima ai 130 lavoratori che erano a novembre in cassa integrazione. Il 10 febbraio sarà pagato lo stipendio di dicembre più il 50 per cento della tredicesima. Lo stipendio di gennaio più l'altro 30 per cento della tredicesima slitta al 3 marzo, mentre entro il 5 aprile si andrà a totale regime. La pace ritrovata sarà propedeutica alla riapertura del tavolo per i cinque mesi di cassa integrazione a rotazione per 130 unità. A cantare vittoria sono la Slc Cgil e la Uilcom. «Abbiamo firmato un'intesa che modifica il mandato dei lavoratori e che prevede scadenze certe per rientrare in possesso delle somme attese - dichiarano Maurizio Rosso e Rosalba Vella, della Slc - chiediamo al Comune di farsi parte attiva per migliorare e sviluppare i rapporti tra i call center e le banche, sia per le scoperture che le aperture di credito». Secondo Rosario Di Noto e Salvo Ortoleva della Uilcom la valutazione sull'accordo è positiva «anche se - aggiungono - siamo consapevoli che questo è solo un piccolo passo in avanti rispetto alla garanzia occupazionale e al futuro di questa importante realtà produttiva della città».