PALERMO. “L’aspetto della salvaguardia occupazionale non può essere inteso come marginale, secondario o come un fastidioso fardello”: lo scrivono in un nuovo appello degli ex dipendenti di Grande Migliore a Palermo. Lunedì è in programma un nuovo tavolo di confronto e in una lettera firmata da 104 lavoratori si chiede al curatore fallimentare Alberto Marino “di tenere in considerazione l’invito e la richiesta a fare in modo che l’attività commerciale non perda le autorizzazioni per una riapertura in tempi brevi della struttura, affinché i lavoratori possano trovare uno sbocco occupazionale anche tenendo in considerazione tutte quelle proposte compatibili con l’obiettivo che i lavoratori si prefiggono”. Il documento è stato redatto in sede di assemblea promossa dalla Uiltucs Sicilia. I lavoratori ricordano i possibili problemi “connessi all’imminente scadenza della validità della licenza commerciale e i conseguenti riflessi negativi che deriverebbero dalla perdita della licenza in scadenza ad aprile 2015. In tutti i contesti – proseguono i lavoratori – alla salvaguardia dei posti andrà attribuita la necessaria valenza, sia che si tratti di offerte per la gestione temporanea del bene, sia di vendita dell’immobile su cui chiediamo la specifica destinazione vincolata ad uso commerciale e la individuazione dei livelli minimi inderogabili di occupazione da garantire attraverso esplicita previsione.