Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Approvato il piano del fabbisogno di personale: il Comune torna ad assumere

PALERMO. L’amministrazione comunale l’aveva annunciato: abbiamo rimesso i conti in ordine: il rapporto fra spesa corrente e spesa per il personale si è abbassato al di sotto del 50 per cento. Non solo, ma pur essendo questo parametro ormai obsoleto, Palazzo delle Aquile era anche riuscito a stare dentro al calcolo della percentuale di risparmio sul turn over: la spesa da destinare alle assunzioni in tre anni non può essere superiore al 60 per cento dei risparmi ottenuti dal turn over 2013 e 2014. E, dunque, si può tornare ad assumere. Detto, fatto. La giunta ha appena licenziato la delibera con la quale si fa il punto sul fabbisogno del personale da qui al 2016. Un piano triennale che prevede l’ingresso nei ranghi del Palazzo di 14 dirigenti a tempo indeterminato, quella di 13 maestre di scuola materna e 6 supplenti, un direttore generale, due dirigenti fuori dalla dotazione organica, tre dirigenti ex art. 90 (cioè a chiamata diretta del sindaco e che lavorano nel suo staff), la stabilizzazione piena di 55 impiegati ex art. 23 e l’incremento di ore lavorative per 2.326 ex Lsu in modo da garantire una «equiparazione minima lorda mensile di 1.000 euro» dei loro salari. Prevista anche, nei prospetti economici, anche l’assunzione a tempo determinato (un anno) dell’intero assetto dirigenziale in attesa che si completino le procedure dei concorsi pubblici aperti anche all’esterno: il tutto dovrebbe avvenire entro l’anno prossimo. Una maxi operazione che, a regime, prevede una spesa strutturale che sfiora i dieci milioni di euro. Tutto pronto: tabelle, schemi, calcoli che sono stati a carico del capo di gabinetto, Sergio Pollicita. Una delle esigenze principali riguarda la «fame» di dirigenti tecnici degli uffici di Palazzo delle Aquile. Ne è rimasto solamente uno (Nicola Di Bartolomeo) dopo che una sentenza aveva fatto tabula rasa di tutti quelli assunti attraverso un concorso che per una serie di circostanze era stato riconosciuto come illegittimo. In questo senso sarà davvero una boccata d’ossigeno. La delibera come primo atto ha revocato quella del commissario Latella con cui, invece, si disponeva il blocco delle assunzioni. Nonostante le migliaia di dipendenti, l’amministrazione non ha valutato l’esistenza di personale in eccedenza o in sovrannumero rispetto ai profili individuati. Pollicita ha fatto i conti. L’operazione costerà 324 mila euro quest’annoi, 4 milioni e 147 mila euro l’anno prossimo e 4 milioni e 40 mila euro nel 2016. A questi vanno aggiunti i 5 milioni per l’aumento delle ore settimanali «per il personale stabilizzato a orario ridotto», cioè gli ex Lsu per l’appunto. Ma veniamo ai costi per ogni singolo comparto. Facendo quattro calcoli rispetto alle retribuzioni e agli oneri indicati mensilmente, risulta che per le 13 insegnanti di scuola materna il costo annuo sarà di circa 408 mila euro; 185 mila, invece, per i 6 supplenti; per i 14 dirigenti a tempo indeterminato il costo sarà di circa 913 mila euro; 230 mila per i due dirigenti fuori dalla dotazione organica; per i 3 dirigenti componenti di staff del sindaco oltre 300 mila euro. Poi ci sono due «comandati» in entrata: si tratta di funzionari provenienti uno da Trapani e uno da Misilmeri; per la stabilizzazione dei 55 ex articolisti servono oltre 2 milioni. Questi ultimi sono così suddivisi: 23 funzionari tecnici, 2 psicologi, 6 esperti bibliotecari, 14 esperti amministrativi, 3 esperti di attività sportive, 4 esperti contabili, un assistente sociale, un istruttore amministrativo e un esperto tecnico.

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