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Aree pedonali del centro storico, scoppia la protesta dei commercianti

Secondo l'associazioni di categoria il piano che introduce lo stop alle auto in centro, così come attuato dall'amministrazione, starebbe penalizzando le attività dei negozianti

PALERMO. Un gruppo di commercianti del centro storico ha manifestato questa mattina davanti al municipio di Palermo per dire no all'attuale piano di pedonalizzazione messo a punto dal Comune. L'iniziativa è stata organizzata da Confimprese Palermo.    Secondo l'associazioni di categoria il piano che introduce lo stop alle auto in centro, così come attuato dall'amministrazione, starebbe penalizzando le attività dei negozianti. Una delegazione - dice Confimprese - è stata ricevuta dal presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando, che ha assicurato di convocare una riunione congiunta delle commissioni consiliari Attività produttive e Urbanistica con le associazioni di categoria per verificare le modalità di attuazione del Piano generale urbano del traffico, che introduce le pedonalizzazioni.

«Lunedì 10 novembre a Palazzo delle Aquile si terrà una riunione sulle pedonalizzazioni, indetta dal presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando, con gli assessori Giovanna Marano e Giusto Catania, le commissione Urbanistica e Attività produttive, il comandante della Polizia Municipale Vincenzo Messina, i dirigenti degli uffici competenti e il presidente della Prima circoscrizione Paola Miceli». Lo annuncia il presidente della commissione Attività produttive del comune di Palermo, Paolo Caracausi, di Idv.  «L'incontro - dice Caracausi - servirà ad approfondire il tema delle pedonalizzazioni, anche alla luce dei suggerimenti giunti oggi dai commercianti e dai residenti di piazza Sant'Anna e via Discesa dei Giudici e da Confimprese Palermo. Oggi li abbiamo ricevuti e ci hanno espresso la volontà di confrontarsi in modo costruttivo con l'amministrazione, non per abolire le pedonalizzazioni ma per migliorarle salvaguardando anche gli interessi di commercianti e residenti. È un dovere del consiglio comunale ascoltare le proposte, quello dell'amministrazione sarà di trovare delle soluzioni».

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