PALERMO. Per i 262 addetti del call center di Accenture, la società ha avviato le procedure di mobilità, che tra 75 giorni diventeranno esecutive. Lo rendono noto i sindacati. Da oltre un mese i dipendenti protestano con sit-in, occupazioni e presidi, dopo che la British Telecom ha deciso di recedere anticipatamente il contratto con Accenture. Gli incontri al ministero dello Sviluppo economico non hanno risolto la vertenza. «Siamo stati abbandonati - scrivono i lavoratori in una nota -. Di fatto il ministro Guidi, che proclama da tempo il suo impegno sula vertenza, ha dimostrato che a nulla vale l'impegno del governo di fronte a queste multinazionali che impoveriscono il tessuto sociale. Non possiamo accettare che tutto finisca così.Vogliamo sapere se il governo è pronto ad affrontare la rabbia di altri lavoratori. Aspettiamo risposte ma non rimarremo fermi ad attenderle». Riferendosi all'avvio delle procedure di mobilità, la multinazionale Accenture si legge in una nota: «Per diversi mesi Accenture ha lavorato con BT e i sindacati per trovare una soluzione percorribile per il contact center di Palermo, a seguito della decisione di BT di terminare il contratto il 31 ottobre. Il piano proposto avrebbe preservato i 262 posti di lavoro e mantenuto le attività del contact center a Palermo». «Nonostante tutti gli sforzi, non è stato possibile trovare un accordo tra le parti - prosegue la nota -, non lasciandoci altra alternativa se non quella di avviare la procedura di mobilità. Siamo consapevoli del periodo di incertezza che i dipendenti di Palermo e le loro famiglie hanno attraversato. Accenture resta disponibile a cercare una soluzione con tutte le parti coinvolte».