PALERMO. Ad agosto e a settembre i negozi delle zone di Lattarini e Discesa dei Giudici, a causa della pedonalizzazione, hanno avuto un calo medio delle vendite pari al 39,5 per cento. È il dato venuto fuori da uno studio condotto da Confimprese Palermo, presentato ieri mattina nel salone della chiesa di Sant’Anna in via Calascibetta. In quell’area sono 51 le attività commerciali censite, l’analisi è stata svolta su un campione di 12 negozi. E la pedonalizzazione porterà, secondo Confimprense, un futuro nero: su base annua il ridimensionamento degli incassi sarà di oltre tre milioni di euro. Ma non solo. Il mancato guadagno lordo sarà di circa un milione di euro che equivale a 40 possibili licenziamenti. A illustrare lo studio è stato il presidente di Confimprese, Giovanni Felice: «Dopo la pedonalizzazione a Lattarini e Discesa dei Giudici, il calo vendite è arrivato al 39,5 per cento, con punte del 50 per cento. La proiezione su base mensile è di un calo di fatturato di oltre 270 mila euro». Una situazione che sta portando i commercianti storici all’esasperazione. Ma secondo il presidente della prima commissione consiliare, Diego Catalano «le pedonalizzazioni sono una risorsa per tutti i cittadini. I commercianti devono avere pazienza». Intanto per il 4 novembre si attende la decisione del Tar sul ricorso, presentato da Confimprese e da un gruppo di operatori commerciali, contro la pedonalizzazione. Il 3 novembre, invece, i venditori organizzeranno un sit in in piazza Pretoria, e a sostenerli sarà anche il presidente della commissione Attività produttive del consiglio comunale, Paolo Caracausi: «Il sindaco non deve ignorare le richieste dei commercianti e dei residenti. I dati di Confimprese sono allarmanti». ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA