PALERMO. In molti hanno sgranato gli occhi e sono sobbalzati sulla sedia. Quei numeri neri stampati sui fogli bianchi dell’ultima bolletta dell’acqua non potevano essere reali. «Troppo alti, un’esagerazione. È mai possibile?»: se l’è chiesto Antonella Bua, che ha mandato un messaggio alla pagina Facebook del Giornale di Sicilia, e come lei sono rimasti perplessi 397 utenti destinatari di altrettante cartelle idriche con cifre da «far girare la testa» a causa dell’acqua che non è mai stata così «salata».
Nessun problema di perdite occulte per inadeguatezza degli impianti idrici. Né casi di furti d’acqua messi a segno da qualche vicino moroso e che le cronache locali hanno spesso raccontato. Le «bollette pazze» recapitate ai quasi 400 utenti sono il frutto di un errore dell’aliquota Iva calcolata al 91% (al posto del normale 10%). «Un problema causato - spiega l’Amap - dall’avvio del nuovo sistema informatico».
Un nuovo sistema informatico, voluto per migliorare il rapporto tra gli utenti e le molteplici attività dell’azienda, che ha visto non solo l’aggiornamento dello sportello on-line ma di tutta la rete aziendale. «Ci scusiamo per l’anomalia che si è verificata - si legge in una nota pubblicata sul sito internet dell’Amap - e informiamo gli utenti che la società ha provveduto d’ufficio al loro annullamento». Nessun allarme, quindi, gli avvisi di pagamento sono sbagliati per stessa ammissione dell’Amap e non devono essere pagati. Solo un brutto spavento per i quasi 400 utenti coinvolti, ma senza ripercussioni. «Le bollette corrette sono attualmente in fase di nuova emissione e saranno recapitate nei prossimi giorni», assicura l’azienda che dice di «rimanere a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti».
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