
Nel cuore del centro storico, tra le mura dell’Ex Chiostro dei Carmelitani, vive uno dei luoghi più identitari della città: il Museo Civico, istituzione che custodisce memoria, arte e cultura. L’edificio, un tempo complesso religioso, oggi ospita la Biblioteca Comunale, l’Archivio dello Spettacolo e preziosi fondi legati alle Opere Pie, configurandosi come autentico polo culturale. Le collezioni del Museo Civico di Carini sono oggi inserite nella Rete dei musei comunali della Sicilia, progetto promosso da ANCI Sicilia che conta l’adesione di circa 100 Comuni e 200 musei. L’iniziativa, supportata dal portale musei-sicilia.it, ha l’obiettivo di valorizzare i musei locali e promuovere il patrimonio culturale dell’isola in una dimensione unitaria e condivisa.
Un viaggio nella memoria collettiva
Alcune sale dell’Ex Chiostro accolgono le collezioni del Museo Civico Comunale, che spaziano dall’arte sacra alla storia locale fino ai reperti archeologici provenienti dal territorio di Carini. Qui il visitatore può compiere un vero e proprio viaggio nella memoria, scoprendo testimonianze che abbracciano secoli di storia.
Tra i pezzi più significativi spiccano:
- La Madonna col Bambino di Andrea Mancino (1509), originariamente collocata nella cappella del Castello di Carini.
- La statua in basalto del dio egizio Horus, datata tra il 1550 e il 1069 a.C., raro esempio di reperto extraeuropeo custodito in un museo civico siciliano.
- La Coppa Tripode di Moscala, decorata con motivi geometrici, testimonianza della cultura indigena elima.
- Reperti romani da Contrada San Nicola, tra cui mosaici, stucchi, lucerne e ceramiche di epoca imperiale.
- Ceramiche medievali e post-medievali, fossili della Piana di Carini e una ricca sezione fotografica.
Il museo ospita inoltre una pinacoteca legata al Fondo antico di padre Scavo, che nel 1775 donò il suo patrimonio librario alla città, insieme a una sezione dedicata agli incunaboli del ’500, ’600 e ’700.
Le parole del sindaco
«L’adesione alla Rete dei Musei Comunali è un’importante opportunità – ha dichiarato il sindaco Giovì Monteleone – perché ci aiuterà a far conoscere il nostro splendido Museo Civico, ospitato in un altro tesoro carinese, l’Ex Chiostro dei Carmelitani, a pochi passi da piazza Duomo. Tra i reperti più significativi ricordiamo la statua del dio Horus, datata tra il 1550 e il 1069 a.C., e la collezione della Pinacoteca del convento. Inoltre, grazie all’audio guida digitale gratuita, i visitatori possono vivere un’esperienza interattiva semplicemente scannerizzando un QR code».
Il centro della memoria cittadina
Il Museo Civico di Carini non è soltanto un luogo di conservazione, ma un vero centro della memoria, dedicato allo studio e alla valorizzazione della storia millenaria delle tre Hykkara, antico toponimo della città. Un punto di riferimento che racconta radici e identità, rendendo la cultura accessibile a cittadini e visitatori.
Caricamento commenti
Commenta la notizia