L'inchiesta e le intercettazioni: «Escono i bandi di Tamajo, invitalo a cena»
«In che senso, io non porto acqua al mulino gratis, nel senso accussì, tanto per fare polverone». Marcella Cannariato, imprenditrice, moglie di Tommaso Dragotto e indagata dalla Procura di Palermo assieme all’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, usava proprio questa espressione, quasi a voler marcare la distanza da Matteo Renzi, senatore e presidente di Italia Viva. Quest’ultimo - secondo quanto lei stessa raccontava a un’amica in un’intercettazione registrata dagli inquirenti - le aveva chiesto un sostegno elettorale ed era «a conoscenza» dei suoi legami politici. «Tutto il mondo sa che Tommaso (Dragotto, ndr) è con Edy Tamajo», riferendosi al marito e all’assessore regionale alle Attività produttive. Una precisazione che lasciava intendere la volontà di non esporsi ulteriormente e di evitare di «bruciarsi» in altre avventure politiche. Successivamente, proprio per via di questa vicinanza a Tamajo, Cannariato parlava con Dragotto dei bandi Pnrr in uscita, destinati al recupero di edifici storici da trasformare in alberghi e bed and breakfast. Per questo aveva chiesto di organizzare un appuntamento con l’esponente del governo regionale. «Io mercoledì incontro insieme al capo di gabinetto quella che si occupa di Pnrr per l’assessorato al Turismo. Ma questi bandi di gara che usciranno a brevissimo sono quelli di Tamajo, attività territoriali, quindi... se ti chiami Tamajo forse per una cena, per una cosa», diceva al marito. E lui: «Va bene, va bene». E alla domanda di Cannariato («Eh? Che ne pensi?»), rispondeva «Va bene, penso questo, sì».