Palermo

Martedì 03 Giugno 2025

Centro Amazzone, «Voci di Resistenza Femminile, Cuba-Italia-Messico»

Il Centro Amazzone insieme alla Fondazione Fo Rame e alla Fondazione Barba Varley propone un incontro denso di significato e di riflessione sull’attualità attraverso la voce di protagoniste che per storia personale e per impegno civile e culturale formano il grande ed invisibile fenomeno femminile di resistenza, senza confini geografici, a contrasto della sorte tragica dell’umanità nella morsa di politiche autoritarie e di organizzazioni criminali. Ad aprire l’incontro sarà la lettura da parte delle Attrici/Non del Centro Amazzone di un documento contro il genocidio in atto a Gaza. Il programma è articolato per Auto-racconti per dare voce alla situazione sociale e artistica del Paese da cui le ospiti provengono:

L’incontro sarà coordinato da Marina Turco. Gli Auto-racconti saranno accompagnati dai commenti di Simone Audemars, fondatrice del Centro di esplorazione teatrale LeLabō di Losanna, e di Karin Chirinos Bravo, esperta di drammaturgia latinoamericana dell’Università La Sapienza di Roma. Nell’occasione il Centro Amazzone firmerà la Carta di Milano inerente il progetto «Rifugio Ada-231» dedicato a persone impegnate nel campo della difesa dei diritti umani; un luogo di protezione per chi lavora in condizioni difficili e in contesti pericolosi. Il rifugio è un luogo dinamico di aggregazione e di sensibilizzazione, uno spazio di promozione della riflessione pubblica sui temi di ingiustizia sociale. Il progetto si pone in linea di continuità con la grande tradizione di accoglienza e di supporto sociale di Dario Fo e Franca Rame e con le attività di aiuto agli intellettuali e artisti che Eugenio Barba ha attivato fin dal 1980 con la Fondazione «Stanislavskij». La lotta per i diritti umani accomuna le donne di diverse culture a diverse latitudini attraverso forme di resistenza quasi sempre legate all’arte e ad un giornalismo indipendente. Il programma disegna una geografia della parola e dell’azione in cui il destino del corpo è legato al destino del Paese e alla produzione di linguaggi artistici capaci di costituire una letteratura di resistenza che spesso ha anche forma clandestina dinanzi a forme violente di persecuzione e di restrizione delle libertà. L’incontro di giorno 5 assume un significato maggiore sullo sfondo dell’attualità ferita dalle guerre e dall’emergenza umanitaria a Gaza e in Ucraina e dall’avvento di ideologie autoritarie con gravi risvolti sui fenomeni migratori e le libertà di pensiero.

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