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Sicilia Jazz Festival al Teatro di Verdura, sul palco Horn, John Pizzarelli e Nina Zilli

Annunciati gli altri big che saranno protagonisti al SJF dal 22 giugno al 6 luglio. Ampio spazio anche ai Conservatori di Palermo, Ribera, Catania, Messina e Trapani

«Horn è tra le giovani vocalist più entusiasmanti del jazz, con un orgoglioso tradizionalismo che la tiene strettamente legata al suono di figure classiche come Nancy Wilson e Betty Carter, ma con una vivacità di spirito e una convinzione che la collocano saldamente nel presente». Con queste intense parole Il New York Times parla di Jazzmeia Horn, pluricandidata ai Grammy Awards tra i big al Teatro di Verdura del Sicilia Jazz Festival 2025 che si esibirà con l’Orchestra Jazz Siciliana. Così come le altre stars del Festival 2025 tra cui John Pizzarelli, considerato dal Times come “uno dei principali interpreti dei classici della bossa nova di Jobim” e la italiana Nina Zilli.

Annunciati dunque gli altri big del Sicilia Jazz Festival 2025, ideato dal Maestro Ignazio Garsia, giunto alla quinta edizione, che rappresenta nel panorama mondiale l’unico Festival interamente dedicato alle produzioni orchestrali, che vede protagonista l’Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, e che anche quest’anno vanta in cartellone la presenza di stelle internazionali e Grammy Awards.

Dal 22 giugno al 6 luglio, per il quinto anno consecutivo, dopo i grandi numeri delle precedenti edizioni, saranno realizzati diversi concerti, di cui 8 produzioni con la big band OJS, in scena in alcuni siti del centro storico tra i più affascinanti di Palermo e al Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo (XVIII Secolo). Online le prevendite su www.bluetickets.it, sono previste all’interno della programmazione, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti nostri giovani musicisti. Si susseguiranno così spettacoli tra big, musicisti non soltanto siciliani, maestri e giovani talenti dei conservatori della nostra Isola.

Il Festival, promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo, la cui consulenza artistica e tecnica è stata affidata alla Fondazione The Brass Group, braccio operativo della Regione, istituito per legge, 1° febbraio 2006, n. 5, aprirà i battenti nel mese di giugno ma sono già online le prevendite della biglietteria.

Il Sicilia Jazz Festival è frutto della collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il Comune di Palermo, l’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione Orchestra Jazz Siciliana - The Brass Group e i Conservatori di Musica del territorio regionale, e si pone come ulteriore obiettivo il coinvolgimento e la sinergia strutturale tra le istituzioni didattiche regionali, i musicisti del territorio e le maestranze locali.

Nel cartellone scorrono così grandi nomi del mondo artistico internazionale che si esibiranno tutti con l’Orchestra Jazz Siciliana tra questi dopo il primo annuncio con Victor Wooten il 26 giugno, Cecile Mclorin Salvant il 30 giugno ed ancora Piero Pelù il 4 luglio per continuare con Eliane Elias che chiude il Festival il 6 luglio, le alter stelle della musica internazionale che calcheranno il palco del Teatro di Verdura saranno il 24 giugno John Pizzarelli, il 28 giugno Nina Zilli e il 2 luglio Jazzmeia Horn.

Con una maturità e fiducia vocale che va ben al di là dei suoi anni, con un timbro schietto che ricorda quello di Nina Simone, Jazzmeia Horn approda nella scena musicale internazionale rivelando un indiscusso talento. Vincitrice del prestigioso Thelonius Monk International Vocal Jazz Competition 2015, Jazzmeia, è pronta a prendere posto al fianco dei migliori jazz vocalist di oggi. Naturalezza e sguardo verso un moderno approccio alla vocalità sono alcune delle caratteristiche della sua arte.

Nata a Dallas nel 1991, Jazzmeia Horn è cresciuta in una famiglia di talenti musicali, ed è stata sua nonna, una pianista amante del jazz, a darle il suo particolare nome. Ha iniziato a cantare fin da bambina, ma è stato dopo il trasferimento a New York, che sono arrivati i più prestigiosi riconoscimenti e tre album pluricandidati ai Grammy’s, gioielli tra jazz classico, gospel e neo-soul.

A proposito di John Pizzarelli, figlio d’arte, chitarrista e cantante di fama mondiale, è stato acclamato dal Boston Globe per aver “rinvigorito il Great American Songbook e ripopolato il jazz”. Mentre il Toronto Star lo ha definito “il genio della chitarra”.

Affermatosi come uno dei principali interpreti contemporanei, Pizzarelli ha ampliato il repertorio includendo la musica di Paul McCartney, Joni Mitchell, Neil Young, Tom Waits, Antônio Carlos Jobim e dei Beatles. Ha iniziato a suonare la chitarra all'età di sei anni, seguendo la tradizione del padre. Si è avvicinato al jazz alla fine dell'adolescenza, dopo aver suonato in gruppi rock, e si è formato suonando con il padre Bucky Pizzarelli e con molti grandi del jazz: Benny Goodman, Les Paul, Zoot Sims, Clark Terry e Slam Stewart, tra gli altri.

Nina Zilli si esibirà al Verdura con un progetto inedito con l’Orchestra Jazz Siciliana. Classe 1980, lascia giovanissima la provincia piacentina per inseguire il sogno della musica. Dopo aver studiato da soprano, trova nel soul la propria strada. È nel 2009 che l’artista emiliana stacca il biglietto per il successo, grazie all’EP “50mila”.

Composto da 6 brani dall’anima graziosamente vintage, trova perfetta compiutezza nel singolo omonimo cantato in coppia con Giuliano Palma. “50mila”, inoltre, viene scelta da Ferzan Ozpetek come colonna sonora del film “Mine Vaganti”. Nel 2010 Nina Zilli partecipa al 60° Festival di Sanremo, con “L’Uomo che Amava le Donne”, conquistando l’ambito Premio della Critica ‘Mia Martini’ e il ‘Premio della Sala Stampa Radio e Tv’ nella categoria Nuova Generazione.

Nel corso di una carriera lunga e ricca di successi, Nina si cimenta in molteplici progetti di natura differente. Oltre alla TV ed alla radio, infatti, realizza nel 2019 il libro “Dream City”, nel quale mette in luce le proprie doti di illustratrice. Lo stesso anno, in qualità di ambasciatrice di Terres De Hommes, è protagonista del docufilm “Il Viaggio in Libano di Nina Zilli – Il futuro dei bambini siriani”.

Così il Sicilia Jazz Festival si afferma come uno dei più importanti festival mondiali tutto ciò e inoltre la musica jazz è lo strumento, sposato da più di 50 anni dal Brass Group, di sviluppo e di crescita del dialogo interculturale volto ad una rinascita territoriale. Con questo proposito viene ripetuta l’esperienza del Sicilia Jazz Festival, giunto già al quarto anno, la cui peculiarità è anche quella di essere l’unico festival nato durante la pandemia a dimostrazione che la musica e la cultura è simbolo di rinascita e forza interiore.

Inoltre, il Sicilia Jazz Festival si vanta di essere una kermesse musicale con produzioni inedite e progetti esclusivi jazz rispetto a tanti altri festival mondiali. Ricordiamo che che grazie all’impegno dell’Ambasciatore di buona volontà dell’UNESCO e leggenda del Jazz, Herbie Hancock, il Jazz, è stato riconosciuto nel 2011 dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità, per condividere i valori di un genere musicale profondamente significativo. Un messaggio di creatività e riscoperta della propria identità che viene suonato con le note in JAZZ da tantissimi artisti e produzioni inedite musicali che rappresentano esclusive mondiali. Saranno presenti anche quest’anno con svariate esibizioni i Dipartimenti jazz dei conservatori “Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Arturo Toscanini” di Ribera “Arcangelo Corelli” di Messina, “Antonio Scontrino” di Trapani, e il “Vincenzo Bellini” di Catania.

Il SJF inoltre è sicuramente divenuto strumento di veicolazione della produzione di musica jazz siciliana quale volano turistico, culturale ed artistico della nostra terra, che vede protagonisti non solamente l’Orchestra Jazz Siciliana ma soprattutto gli studenti dei conservatori siciliani. Largo spazio, dunque, alle giovani leve che hanno la possibilità di esibirsi in uno dei palcoscenici più importanti che per la terza edizione si consacra tra gli eventi dell’estate come quello dei grandi numeri con un programma ricco di concerti di musicisti residenti e la presenza di stelle internazionali. Dal 22 giugno al 6 luglio, saranno realizzati più di un centinaia di concerti, di cui diverse produzioni orchestrali originali in scena in alcuni siti del centro storico di Palermo quali Palazzo Chiaromonte Steri, il Complesso Monumentale Santa Maria dello Spasimo, il Real Teatro Santa Cecilia e il Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo.

Sono previste, quali peculiarità del festival, prime assolute di produzioni inedite appositamente commissionate, tanti concerti esclusivi con solisti di fama internazionale e le giovani eccellenze dei conservatori siciliani costituite da altre big band e da tanti allievi delle istituzioni musicali AFAM. Un cartellone, quello del Sicilia Jazz Festival 2025, ancora una volta ricco e variegato con attività concertistiche continue e da vivere, perché la musica è sinonimo di vita, crescita sociale, culturale e aggregazione per possibili sviluppi turistici ed economici ma anche uno spazio dedicato ai giovani dei Conservatori a cui va un particolare plauso per l’impegno costante nello studio della musica e per una affermazione di un futuro professionale di alto livello.

E la musica sicuramente avvicina, unisce, inebria, conforta e riesce a far scoprire nuovi luoghi valorizzando il territorio e la storia come è già accaduto per le prime due edizioni del Sicilia Jazz Festival che grazie alle attività concertistiche dislocate lungo il centro storico della città, ha dato modo di far conoscere i luoghi e le caratteristiche turistiche della città.

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