Se Antigone è mente, riflessione, rigidità, razionalità, Elettra è cuore, passione, odio feroce. «Lasciate che io sia pazza – sono le parole che le fa pronunciare Sofocle -. Io non smetterò mai i miei canti di lutto, i miei cupi lamenti, finché vedrò le luminose scie degli astri». Elettra non è leggera, come non lo è nessuno degli Atridi: cresciuta a pane e vendetta, conosce la furia e sconosce il perdono, vorrebbe ma non può. Ed è in questa sua disperata inadeguatezza che la ritroverà Roberto Andò che da venerdì 9 maggio porterà in scena la tragedia di Sofocle, inaugurando il nuovo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa. Il giorno successivo, sabato 10, debutterà invece un’altra tragedia di Sofocle, quell’Edipo a Colono che segna il secondo capitolo dell’impegno di Robert Carsen che già nel 2022 portò in scena l’Edipo Re sempre con Giuseppe Sartori. In prova in teatro già da qualche giorno, Elettra sarà Sonia Bergamasco, al suo debutto al Teatro Greco; e sarà uno scontro formale tra regina della scena visto che Clitennestra sarà Anna Bonaiuto, al fianco di Roberto Latini (Oreste), Danilo Nigrelli (pedagogo), Silvia Ajelli (Crisotemi), Roberto Trifirò (Egisto), Rosario Tedesco (Pilade) e Simonetta Cartia (capo coro), mentre le donne di Micene saranno interpretate dalle allieve dell’Accademia dell’Inda. Roberto Andò ha voluto con sé la sua squadra rodata di collaboratori: lo scenografo Gianni Carluccio ha immaginato uno spazio freddo per accogliere la solitudine di Elettra ai piedi del palazzo degli Atridi, luogo di morte; e la costumista Daniela Cernigliaro sta disegnando abiti senza tempo e senza spazio. «Non dimentichiamo – dice Andò - che quella del mondo antico è l’invenzione di una tradizione, nessuno può sapere come i greci mettevano in scena le loro tragedie. Tutto è stato inventato». Giovanni Sollima ha composto le musiche, anche se Sonia Bergamasco suonerà il pianoforte, perché «la musica è stata negli anni l’unico conforto di Elettra», donna cresciuta nell’attesa della vendetta. «Un personaggio che resta molto vicino a noi uomini e donne del Terzo Millennio – spiega Roberto Andò -. Elettra possiede una sensibilità indomabile, conosce la furia e agisce guidata dalle emozioni». Costretta a vivere nella casa del padre Agamennone da schiava, lei che nasce principessa della stirpe degli Atridi, ha visto suo padre sgozzato dalla madre Clitennestra e dall’amante Egisto che adesso siede sul trono che spetterebbe al fratello Oreste. «Elettra è sola, sostenuta dalla forza della sofferenza, combatte se stessa, il conflitto è tutto interno al suo animo. Quando Oreste tornerà e ucciderà la madre e l’amante, la vendetta si compirà ma il dolore rimarrà, inchiodando Elettra ai ricordi della faida tribale».