Una mostra e uno spettacolo dell’Opera dei Pupi dedicato principalmente ai più piccoli. S’intitola «Pellegrini in questa via» il nuovo progetto dell’associazione Figli d’arte Cuticchio, realizzato in collaborazione con l’assessorato comunale alla Cultura, nell’ambito delle iniziative per il quattrocentesimo anniversario del Festino di Palermo.
LA MOSTRA
Si comincia venerdì 6 dicembre alle 17, nella Chiesa di San Giorgio dei Genovesi con l’inaugurazione della mostra «Pellegrini in questa via» di Tania Giordano. Scenografa, pittrice, maniante e illustratrice, Giordano da ventisette anni lavora con Mimmo Cuticchio. Ha ideato questa mostra come un percorso teatrale, incentrato sulla profonda devozione popolare che lega la Santuzza a Palermo. I devoti che la invocano e la celebrano, si fanno pellegrini al suo fianco nel cammino della vita. I collage intercettano l’immaginario poetico che il teatro dei pupi ancora oggi riesce a restituire.
«Sono – dice Tania Giordano – una coralità di visioni che si adagiano come petali di rosa l’una sull’altra, ognuna con la propria simbologia, come il cammino di ciascun pellegrino nella vita».
Ogni quadro si cuce agli altri in un’ideale processione tra le colonne e le lastre tombali di San Giorgio dei Genovesi, attorno alla Santa marmorea adagiata sull’altare centrale. Gli inserti di metallo, sbalzati da Mimmo Cuticchio con la pinna di martello, seguendo gli insegnamenti del suo mentore Peppino Celano, sanciscono il forte legame artistico tra il maestro e la sua ex allieva.
«Tania Giordano – dice Mimmo Cuticchio – era tra i dieci allievi che nel 1997 frequentarono il primo corso triennale della mia Scuola per pupari e cuntisti; aveva appena concluso gli studi all’Accademia di Belle Arti di Palermo, con indirizzo scenografia. Al termine di quell’intenso triennio di scuola, Tania fu l’unica a restare nella mia compagnia. Quando mi ha chiesto di sbalzare alcuni elementi per le opere di questa mostra, l’ho fatto molto volentieri, perché quando l’allievo è pronto, il maestro si deve fare trovare!».
Dal 6 al 30 dicembre (tranne il 25 e il 26), dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. L’ingresso è libero.
GLI SPETTACOLI
Spettacolo e mostra sono strettamente legati seppure indipendenti. Con lo spettacolo «C’era e c’era una volta», Rosalia si fa piccola piccola come pure i pupi di Mimmo Cuticchio; e il palcoscenico è un piccolo teatrino curato nei minimi particolari, dove i pupi in formato ridotto del maestro puparo, oprante e cuntista vengono manovrati a vista; una modalità capace di catturare particolarmente l’attenzione del pubblico, soprattutto dei più piccoli per i quali è stata pensata questa rappresentazione.
«C’era e c’era una volta» andrà in scena in via Bara all’Olivella, dal 17 al 20 dicembre, alle 18,30. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria allo 091 323400.
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