Palermo

Sabato 16 Novembre 2024

Maratona di Palermo, staffetta dell'oncologia del Civico in ricordo della collega Vita Leonardi

La partenza della scorsa edizione della Maratona di Palermo

Il Polo Oncologico dell’Arnas Civico di Palermo parteciperà domani, in modo non competitivo, alla Maratona Internazionale di Palermo per ricordare Vita Leonardi, medico oncologo recentemente scomparsa. I medici, il personale sanitario e i pazienti si alterneranno in una staffetta lungo il percorso della corsa podistica. L’iniziativa, si legge in una nota, è sostenuta dalla Direzione strategica dell’azienda, dal Comune di Palermo e dal Rotary Palermo Est e si è realizzata grazie alla sensibilità del Comitato Organizzatore della Maratona e al fattivo contributo di Confcommercio Palermo. «La Maratona di Palermo - dichiara Pierenrico Marchesa, direttore del dipartimento Oncologia del Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo - rappresenta un appuntamento significativo di aggregazione sociale ed esalta il binomio imprescindibile tra Salute e Sport. Quest’ultimo non soltanto è determinante e fondamentale per l’adozione di corretti stili di vita della popolazione in generale, e quindi per la prevenzione, ma acquisisce un’importanza strategica anche per chi affronta le sfide della malattia e, soprattutto, per i pazienti oncologici. La stessa Oms - Organizzazione Mondiale Sanità, rileva per le persone affette dal Cancro, i benefici legati al mantenimento di un’attività sportiva, naturalmente tenuto conto delle situazioni cliniche individuali di ciascuno. L’attività fisica può essere di supporto alla cura e mitigare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche. Preservare le funzioni fisiche, infatti, consente di contrastare la cosiddetta fatigue e migliora nel complesso la qualità della vita dei pazienti. Mantenersi attivi per queste persone significa immaginare anche l’orizzonte di uscita dal buio, ovvero persistere con tenacia e con fiducia nelle cure, rimanendo ancorati ad una pseudo-normalità nel loro cammino quotidiano, anche in momenti così complicati in cui l’Io incontra la fragilità».  

leggi l'articolo completo